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venerdì 29 novembre 2024 ore 03:52:24
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 MA COME VEDONO IL MONDO LE DONNE
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JETBLACK
Nuovo Utente


Regione: Italia
Città: Catania


10 Messaggi

Inserito il - 23/03/2004 : 18:55:41  Mostra Profilo Invia a JETBLACK un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
FARAWAY SO CLOSE OLTRE AD ESSERE UNA FAVOLOSA CANZONE DEGLI U2 E'UN MERAVIGLIOSO FILM DI WENDERS (COSI' LONTANO COSI' VICINO),COSI MI INCURIOSIVA SE C'E' UNA RISPOSTA ALLA DOMANDA CHE CASSIEL FA NEL BAR ALLA MOGLIE DI DANIEL "MA IL MONDO COME E' PER LE DONNE?(GIU' DI LI NON RICORDO LA CITAZIONE ESATTTA),LE DOMANDE POSSONO SEMBRARE STRANE PERO' MI HA SEMPRE INCURIOSITO : DA COSA E' SUSCITATO IL DI UNA DESIDERIO DI UNA DONNA?E' VERO CHE GLI UOMINI SONO ATTRATTI DAL LATO EMPIRICO DELLA REALTA' E LE DONNE DA QUELLO FENOMENOLOGICO(E IN COSA CONSISTE?)?
POI NON SO PURE IL RAPPORTO DELLLE DONNE CON LE PERSONE E CON IL MONDO .PER NON FARE SEMPRE DAL PUNTO DI VISTA MASCHILE(CHE TRISTEZZA INFINITA FREUD)

SPIKE

Biuso
Amministratore

Città: Catania/Milano


2900 Messaggi

Inserito il - 23/03/2004 : 19:52:13  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Biuso Invia a Biuso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh, proprio domani (24/3) la lezione di fdm prevede un seminario tenuto da Arianna Rotondo che affronterà anche la specificità della mente femminile. Il titolo del seminario è Conservare la memoria. Dalle 10 alle 12 nell'aula A5. Ovviamente sei invitato.
Ciao,

agb
La filosofia è la musica più grande. (Platone)
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alice
1° Livello


Regione: Lithuania
Città: Vilnius


51 Messaggi

Inserito il - 24/03/2004 : 00:30:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di alice Invia a alice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Come vedono il mondo le donne. Strana domanda. Qualche tempo fa mi sarei quasi offesa. E' un po' come pensare implicitamente che le donne siano creature strane, mentre è risaputo che il mondo è come lo vedono gli uomini, e così, a tempo perso ci si chiede anche come lo vedano le donne.Insomma porre la domanda in questi termini equivale ad ammettere che le donne siano una sorta di animale strano.
Le domande nel precario linguaggio di Jet, poi, non fanno altro che far avanzare di un lieve passetto questa concezione.
DA COSA E' SUSCITATO IL DI UNA DESIDERIO DI UNA DONNA?
IL RAPPORTO DELLLE DONNE CON LE PERSONE E CON IL MONDO.
E' che forse accetterei di più la questione ed un eventuale confronto se ci fosse sempre presente anche l' uomo. Mi spiego. Era più carino aggiungere alle fine di ciascuna delle due frasi riportate un bel: RISPETTO ALL' UOMO(vista la predilezione per il maiuscolo mi sono adeguata;P).Mi sarei sentita meno una bestiolina strana.
Allora immaginerò che questa porzione di frase sia sempre presente nel post di Jet e risponderò.

E' quasi luogo comune sentir dire che gli uomini sono più pratici e le donne tendono a una maggiore spiritualità.E comunque, anche se così fosse, non è certo una regola fissa.
E vero però che mi capita spesso di parlare con uomini e di non riuscire a fargli cogliere la visione d' insieme di un discorso,vedo che hanno una propensione a fissarsi con un particolare, un po' come guardarti il dito se gli mostri il cielo. Sarebbe questo il loro modo di concentrarsi sul lato empirico della realtà?
Ecco, direi che spesso quello di cui gli uomini hanno carenza sia proprio la memoria del passato e la visione di esso come un tutt' uno col presente.
Per le donne invece noto quanto amino arroccarsi su particolari, soffermarsi su sfumature, costruirci e ricostruirci sopra, spesso fino a perdere quasi il contatto con la realtà. Sarà questa quella che chiamate "fenomenologia"?
Francamente non lo so, ma è innegabile che la cosa peggiore di queste due posizioni sia la staticità, un conto è avere la predisposizione naturale ad essere in un certo modo, a indagare e collegare con un certo metodo, un altro è il cristallizzarsi senza riuscire a cogliere l' esterno. Non riesco a trovare parole più comprensibili per spiegarmi. Lo farò con un raccontino:

"Un ragazzo ed una ragazza hanno una relazione da 4 mesi.

Un venerdi' sera si incontrano al solito bar dopo il lavoro. Dopo un po', decidono di andare a mangiare qualcosa in un ristorantino vicino a casa. Mangiano, vanno a casa di lui e lei si ferma per la notte.

Lei la racconta cosi':

Marco aveva uno strano umore quando sono arrivata al bar, ho pensato fosse perche' ero arrivata tardi ma lui non ha parlato molto di questo, ma la conversazione non prendeva tuttavia piede, e cosi' ho pensato che forse un posto piu` intimo sarebbe stato utile a sviscerare il problema, cosi' andiamo in quel ristorante e lui continua a essere un pochino sfuggente e io cerco di coccolarlo un po' e inizio a chiedermi se c'e' qualcosa che non va in me e glielo chiedo pure a lui ma lui mi risponde che no, non c'e' niente che non vada in me, ma capisci io non mi sento rassicurata da questo, cosi' nel taxi verso casa sua gli dico che lo amo e lui mi mette un braccio attorno al collo ed io non so che cosa significhi questo perche' lui non mi ha risposto quando gli ho detto che lo amo, cosi' quando arriviamo a casa sua inizio a pensare se lui non stia cercando di allontanarsi da me e cosi' cerco di chiederglielo ma lui in risposta accende la televisione e allora gli dico che vado a dormire e dopo circa 10 minuti lui mi raggiunge e facciamo l'amore, ma lui rimane distante, e dopo io voglio andarmene, e non lo so, non so piu` che pensare, insomma, pensi che si veda con qualcun'altra?


Lui la racconta cosi':

Giornata di merda in ufficio, grande scopata... "


Ecco il punto: la donna in genere tende troppo ad arricchire, l'uomo a ridurre. La comprensione secondo me passa per la consapevolezza del valore che gli altri tendono ad avere per le cose. Ecco perchè secondo me non può esistere una visione o una percezione femminile e basta, è indispensabile a mio parere che ci sia un confronto con la parte maschile perchè abbia un senso. Forse.
Ammetto però che seguirei volentieri anch' io il seminario se non avessi un bel febbrone.
Sarebbe carino se qualcuno che lo seguirà riportasse qualche punto della discussione per confrontarci assieme.




L' essenza della Bruttura si trova nella faccia della gente.
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hooverine
1° Livello


Regione: Italia


83 Messaggi

Inserito il - 24/03/2004 : 12:36:51  Mostra Profilo Invia a hooverine un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ci sarà una ragione se mentre l'uomo inventava le armi per andare a caccia, la donna poneva le basi dell'agricoltura e dell'allevamento.
(mi piacerebbe sviluppare il concetto, ma anch'io ho la febbre, e mi sento un po' confusa ;))

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Biuso
Amministratore

Città: Catania/Milano


2900 Messaggi

Inserito il - 24/03/2004 : 13:19:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Biuso Invia a Biuso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Visto che le gentili signore sono così cagionevoli di salute :-)) (auguri di pronta guarigione!), consiglio intanto due bei libri (soprattutto il primo) di Jared Diamond dedicati al processo dell'ominazione, alle sue dimensioni biologiche (compresa la differenza di genere), tecnologiche e culturali: Il terzo scimpanzé , Bollati Boringhieri; Armi, acciaio e malattie , Einaudi.

Per quanto riguarda il seminario di stamattina su memoria e mente femminile, vedremo appena possibile di farne una sintesi.
Ciao,

agb
La filosofia è la musica più grande. (Platone)
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JETBLACK
Nuovo Utente


Regione: Italia
Città: Catania


10 Messaggi

Inserito il - 25/03/2004 : 17:30:18  Mostra Profilo Invia a JETBLACK un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cara mischa per il maiuscolo be... ehm...coff...coff. e' come dire frutto di una svista.
Poi per il discorso rispetto l'uomo ehm... no ,non voglio sapere come la pensa e sente una donna rispetto l'uomo ma proprio come la pensa e sente e no certo perche' e' una bestiolina rara ma perche' ringraziondo dio(che sta volta c'azzeccato) e' veramente altro da un uomo se no sai che p... cioe' che noia.
Cosi' magari uno incontra l'altra meta' del cielo(che poi e' anche poco' perche' e' un intero meraviglioso cosmo),uindi la mia posizione e'di stupore conoscitivo insomma come quando sulle alpi guardavo la costellazione di orione restando a bocca aperta e col cuore in gola per la meraviglia del creato.
A presto ,comunque forte il racconto mi e' proprio piaciuto.

SPIKE
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iago
Nuovo Utente



1 Messaggi

Inserito il - 26/03/2004 : 00:20:06  Mostra Profilo Invia a iago un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mischa:
"Ecco il punto: la donna in genere tende troppo ad arricchire, l'uomo a ridurre. La comprensione secondo me passa per la consapevolezza del valore che gli altri tendono ad avere per le cose. Ecco perchè secondo me non può esistere una visione o una percezione femminile e basta, è indispensabile a mio parere che ci sia un confronto con la parte maschile perchè abbia un senso."

credo che tu abbia ragione.
la differenza di 'punti di vista' tra uomini e donne ha una solida base biologica, su cui si è sviluppata poi tutta la cultura.
in particolare ci sono due fatti: l'uomo fisicamente è più forte della donna, e la donna per natura si occupa dei figli.
forse sto banalizzando la questione, ma lo faccio per essere chiaro (anche a me stesso): stereotipo dell'uomo è uno come Rambo, stereotipo della donna è una mamma coi pargoli, o una brava casalinga.
entrambi sono la proiezione della coppia del paleolitico: lui a caccia, lei a sfornare figli.

non vorrei essere frainteso: non sto assolutamente giustificando la discriminazione della donna, ne sto solo cercando -a spanne- l'origine biologica.

anche il classico "se un uomo va con tante donne lo ammirano, mentre una donna che va con tanti uomini è una t, ehm, donna di malaffare" deriva in realtà un fatto biologico. il gallo nel pollaio è uno, le galline sono tante...

oggi c'è più libertà per le donne, ma l'emancipazione sessuale è accaduta l'altro ieri: la mentalità comune non si è evoluta con la stessa velocità con cui si sono evoluti i costumi.
nessuno più sostiene razionalmente che le donne siano inferiori (qualcuno c'è, ma non meritano attenzione) ma di fatto c'è il luogo comune che le donne non siano in grado di ragionare, o che se vanno con più di due uomini all'anno significa che siano t, ehm, esercitanti il mestiere più antico del mondo, o tante altre cose ancora.

e questi luoghi comuni si traducono ancora in una discriminazione, ma strisciante... soprattutto nel mondo del lavoro.

si tratta di una fase di transizione, la situazione migliorerà, d'accordo...
ma ogni tanto avverto un'aria di sfida, una sensazione di guerra dei sessi: da una parte gli uomini, ottusi, decisi a difendere la loro supremazia; dall'altra le donne, con secoli di sopportazione alle spalle, che sembra non aspirino ad altro che a comandare sugli uomini per vendetta.

("tecnicamente", o meglio "biologicamente", tra poco -con la clonazione- i sue sessi potranno fare a meno l'uno dell'altro: che succederà? ma ora non voglio divagare troppo, è tardi...)

concludo questo post chilometrico con le 'buone notizie'...
ovvero che di gente ottusa ce n'è molta, ma c'è anche molta gente aperta, uomini e donne consapevoli del passato, ma liberi da stupidi luoghi comuni e risentimenti ingiustificati.
io mi infilo in questo gruppo (prevedibile... il post l'ho scritto io, è chiaro che io stia dalla parte dei 'buoni'!)
da uomo, ogni tanto intravedo quello che mi perdo guardando le cose dal punto di vista 'maschile'... quello è difficile da cambiare, ha radici biologiche.
ma aprirsi all'altra metà per completarsi, quello sì che è importante.

e occhio, non sto parlando di amore, ma di qualunque tipo di rapporto personale che possa esserci tra persone di sesso opposto.

e quindi, per tornare al punto di partenza: penso come te che non abbia senso parlare delle donne senza parlare degli uomini, e viceversa.
ma questo non per vederli come degli opposti in lotta: meglio vederli come complementari.

dopotutto apparteniamo alla stessa specie ;)



Edited by - iago on 26/03/2004 00:23:00
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utente non registrato
Nuovo Utente



-410 Messaggi

Inserito il - 28/03/2004 : 15:21:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di utente non registrato Invia a utente non registrato un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tema interessante. Forse qualcuno ricorderà che qualche anno fa il corso di filosofia morale aveva al centro proprio la differenza di genere. Due dei testi da studiare per quell'esame mi hanno molto colpito, e mi sembra opportuno ricordarli in questa sede. "Con voce di donna", un saggio di Carol Gilligan che tenta di tracciare un'etica al femminile ( e del femminile) trattando dal di dentro tematiche forti come quella dell'aborto, e uno scritto di Simone De Beauvoir, "Il secondo sesso", che, in sintesi, parla della dipendenza della donna dalla natura "che ogni mese fa e disfà una culla" e di come il pensiero femminile non possa prescindere dal rapporto con un corpo prepotente, che lascia meno possibilità alla donna di azione sul mondo. Corpi e quindi menti, quelli delle donne, "protesi" verso l'interno, a differenza del corpo maschile, tutto diretto all'espansione verso ciò che è fuori di sè.


______
aurelia@virgilio.it
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arianna
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Regione: Italia
Città: avola


6 Messaggi

Inserito il - 29/03/2004 : 00:24:57  Mostra Profilo Invia a arianna un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A proposito della tua citazione di Simone de Beauvoir, mi permetto di aggiungerne un'altra, che ho usato per spiegare, nella mia tesi di laurea e poi in un articolo, l'amore di una donna dei vangeli, Maria di Betania, per un uomo che di lì a poco avrebbe perso, Gesù. Forse può essere un ulteriore contributo a questo confronto sulla diversità dei sessi. Cito:
'L’amore femminile più intenso ed emozionale, completamente perso nell’universo dell’amato, è come «un elemento rivelatore», commenta Simone De Beauvoir, «per mezzo suo il viso della donna, le linee del suo corpo, i suoi ricordi d’infanzia, le sue antiche lacrime, i suoi vestiti, le sue abitudini, il suo universo, tutto ciò che è, tutto ciò che le appartiene, sfugge alla contingenza e diventa necessario: un meraviglioso dono ai piedi dell’altare del suo dio» . Così ama Maria a Betania'.


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arianna
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Regione: Italia
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6 Messaggi

Inserito il - 29/03/2004 : 00:27:00  Mostra Profilo Invia a arianna un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quote:

Tema interessante. Forse qualcuno ricorderà che qualche anno fa il corso di filosofia morale aveva al centro proprio la differenza di genere. Due dei testi da studiare per quell'esame mi hanno molto colpito, e mi sembra opportuno ricordarli in questa sede. "Con voce di donna", un saggio di Carol Gilligan che tenta di tracciare un'etica al femminile ( e del femminile) trattando dal di dentro tematiche forti come quella dell'aborto, e uno scritto di Simone De Beauvoir, "Il secondo sesso", che, in sintesi, parla della dipendenza della donna dalla natura "che ogni mese fa e disfà una culla" e di come il pensiero femminile non possa prescindere dal rapporto con un corpo prepotente, che lascia meno possibilità alla donna di azione sul mondo. Corpi e quindi menti, quelli delle donne, "protesi" verso l'interno, a differenza del corpo maschile, tutto diretto all'espansione verso ciò che è fuori di sè.


______
aurelia@virgilio.it



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