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mercoledì 27 novembre 2024 ore 08:50:44
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 Visioni da Matrix
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Biuso
Amministratore

Città: Catania/Milano


2900 Messaggi

Inserito il - 12/06/2004 : 02:11:26  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Biuso Invia a Biuso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sulla hp del mio sito ( www.biuso.it ) ho indicato un nuovo libro da leggere. Al bellissimo Dioniso di W.Otto, ho sostituito un'interessante antologia dedicata al Matrix dei fratelli Wachowsky (che certamente tutti avrete visto).

Inserisco qui l'informazione -invece che nelle sezioni dedicate al cinema e ai libri- perché la breve nota con cui presento il volume è tutta incentrata sul significato filosofico del film.
Ogni commento (e critica) è, come sempre, benvenuto.

agb
...le isole lontane, macchie verdi e il mare, i canti delle genti nuove all'imbrunire... (Battisti-Mogol)

Katherine
1° Livello


Regione: Italia
Città: Giarre/Catania


84 Messaggi

Inserito il - 13/06/2004 : 21:16:14  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Katherine Invia a Katherine un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Definirei Matrix un compendio di filosofia,dove è possibile rilevare la filosofia di Platone e Cartesio(quelli che adesso mi vengono in mente,credo che si possa pure inserire Schopenhauer.In questi giorni stavo iniziando a studiare Filosofia e scienze cognitive di D.Marconi,e proprio il primo paragrafo di questo libro tratta del film di Wachowski.In questo film si immagina che l'intero genere umano venga sconfitto in guerra da delle macchine superintelligenti,delle quali un tempo se ne serviva,invece,i ruoli si invertono,sono le macchine che sfruttano gli uomini per sopravvivere,infatti tengono in vita gli esseri umani per estrarne l'energia,che consente alle macchine di funzionare.La vita,il mondo degli esseri umani,dove qui vivono,si muovono,lavorano,interagiscono con altri esseri,in realtà non esiste,sono solo delle immagini virtuali inviate al cervello umano dalle macchine che li tengono schiavi.Tutto ciò che li circonda,non esiste al di fuori della mente umana.Il mondo è un programma,Matrix,creato e gestito dalle macchine,fruito dagli esseri umani,i quali sono connessi al programma attraverso fili e cavi.Alcuni esseri umani riescono a sconnettersi dal programma,dal quale escono ed entrano quando vogliono,ed entro certi limiti,sono pure riusciti a modificarlo,e dove pure portano avanti una lotta per liberarsi dal controllo delle macchine,sia nella realtà vera che nella realtà virtuale.Matrix è un malefico programa virtuale che gli esseri umani chiamano mondo,dove qui vi sono delle intelligenze artificiali nelle vesti di di esseri umani.Il ruota attorno all'opposizione tra mondo reale e mondo fittizio,virtuale,spacciato per vero,questa opposizione è presente in tutta la filosofia occidentale.Già Platone aveva distinto il mondo vero(il mondo delle idee)da quello apparente(il mondo in cui viviamo).Il programma Matrix sembra la caverna del mito platonico,riassumendo il mito della caverna:in fondo ad una caverna vi sono alcuni prigionieri,incatenati e costretti a guardare di fronte a sè,verso il fondo della caverna.I prigionieri non possono voltarsi e vedere cosa c'è dietro le loro spalle,per cui trascorrono tutta la loro vita guardando solo il fondo della caverna,Fuori dalla caverna vi è un muretto dietro vi sono nascosti degli uomini che portano sulle spalle delle statue che rappresentano tutte le cose esistenti,dietro questi vi è un fuoco acceso,che proietta sul fondo della caverna le ombre delle statue,visto che gli uomini sono costretti a guardare davanti a sè,non potendo voltarsi,scambiano le ombre che appaiono sulla parete della grotta per la vera realtà.Se un giorno uno di essi potrebbe sfuggire,sosteneva Platone,inizilamente sarebbe accecato dalla luce del sole,ma poi finalmente riuscirebbe a vedere chiaramente la verità,una vota che i suoi occhi avrebbero iniziato ad abituarsi alla luce,e si accorgerebbe che le ombre erano solo una copia della realtà.Se poi decidesse di ritornare nella caverna,per rivelare anche agli altri schiavi la verità,non sarebbe creduto,e verrebbe pure ucciso.Qui,Neo,il protagonista del film,è colui che riesce ad uscire fuori dalla caverna(il programma Matrixe a vedere la realtà.All'inizio egli era abbaglito dalla luce,ma una volta abituatosi e riconosciuta la realtà,torna nella caverna per liberare gli altri uomini.Ma la verità fa paura,e non tutti hanno il coraggio di accettarla, e chi la proclama rischia di fare una brutta fine.Cypher,un altro protagonista del film,rappresenta l'umanità che ha timore della verità.
Poi è possibile rilevare pure il dubbio cartesiano:in cui tutto posso e devo dubitare,anche dei propri sensi,che ci possono ingannare.Chi ci dece che quello che vediamo esista oltre alla mia mente?Chi ci dice che2+2 faccia 4?Forse siamo stati creati da un dio che ci inganna?La realtà che esiste potrebbe non esistere fuori dalla nostra mente,potrebbe essere solo un insieme di immagini virtuali inviate al nostro cervello da un dio maligno(matrix).Anche Neo mette in dubbio le sue certezze,ciò che gli era apparso come la verità,in realtà era un inganno,un mondo fittizio,costruito dalle macchine(genio maligno cartesiano),e pure Neo come Cartesio,mette in dubbioogni cosa visto che c'è qualcosa che dubita,deve per forza esistere,cioè il fatto di esistere come soggetto pensante è l'unica verità di cui Neo dispone in partenza.Poi credo che si potrebbe inserire la filosofia di Schopenhauer, con il velo di Maya,e chissà quali altre teorie filosofiche si potrebbero estrapolare da questo film...

Noi cominciamo a filosofare per orgoglio e fummo portati così a perdere la nostra innocenza;abbiamo scoperto la nostra nudità e d'allora noi filosofiamo per il bisogno della nostra salvezza.(Fichte a Jacobi)
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