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Biuso
Amministratore
Città: Catania/Milano
2900 Messaggi |
Inserito il - 02/10/2007 : 18:38:38
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Andrea Molaioli La ragazza del lago Italia, 2007 Con: Toni Servillo (Commissario Sanzo), Valeria Golino (Valeria), Omero Antonutti, Anna Bonaiuto, Fabrizio Gifuni, Fausto Scialappa, Heidi Caldart.
Distesa con dolcezza sulla riva di un lago del Friuli. Così viene trovata Anna. Un commissario scontroso ma abile indaga sulla morte della ragazza nel paesino dove tutti si conoscono. Sanzo cerca soprattutto il movente di un delitto che appare subito anomalo. E da un episodio circoscritto emerge tutta la drammaticità delle relazioni umane, soprattutto delle più intime.
Sostenuto dalla bellezza dei paesaggi, dalle musiche di Teho Teardo, dalla recitazione di un attore versatile e intenso come Toni Servillo, La ragazza del lago è un film d’atmosfera, giocato sulle parole e sulle pause. Un’opera sobria ma ambiziosa nella quale la trama è solo uno strumento che serve a meditare sul padre, sulla sua realtà difficile, tanto fisica quanto simbolica, amata e conflittuale, percepita come lontana ma in realtà essenziale per ogni crescita della persona.
agb «Io, che in me sento sì esteso sentimento, vo' bene a tutte quante... ch'io son, per mia disgrazia, uom di buon cuore» (Don Juan Tenorio)
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sostieneoz
Nuovo Utente
36 Messaggi |
Inserito il - 03/10/2007 : 14:04:32
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a dir poco bruttino. trama esilissima ( per un giallo poi... ), regia da fiction televesiva, finale improbabile, si regge esclusivamente sul personaggio interpretato dal magnifico Servillo, che con la sua mimica facciale e i suoi silenzi che dicono tutto, cerca di alzare il ritmo. Senza di lui, questo film, sarebbe ancora più brutto di quanto già non lo sia di suo.
----------- come quando fuori pioveva |
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Federica
Nuovo Utente
Città: Catania
14 Messaggi |
Inserito il - 27/11/2007 : 11:00:27
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Nonostante la trama mi abbia lasciato un po' perplessa, forse perché spesso si commette l'errore di cercare cose incredibili dove funziona meglio la semplicità nuda e cruda, questo film mi ha lasciato una sensazione positiva. Per positiva intendo nel giudizio complessivo, non come sentimenti suscitati. Al contrario, mi ha portato a riflettere sulle azioni che compiamo, sugli errori che il semplice pregiudizio ci porta a commettere e su come sia difficile giudicare anche la più efferata delle azioni se si analizza in profondità l'accaduto. Più di tutto, guardando all'aspetto tecnico del film, mi ha colpito la "dolce lentezza" della fotografia e della gestualità degli attori. Non esistono movimenti violenti o suoni volutamente molesti. Tutto si svolge come si trovasse proprio tra le acqua del lago, con l'atmosfera ovattata dei suoni sott'acqua. Quello che a mio avviso risulta leggermente inverosimile è la concentrazione eccessiva di "disgrazie", tutte racchiuse nella vita di un pugno di persone. Ma mi è piaciuto.
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