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Federica
Nuovo Utente

Città: Catania


14 Messaggi

Inserito il - 03/04/2007 : 12:07:46  Mostra Profilo Invia a Federica un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ieri sera ho visto "centochiodi", ultimo film di Ermanno Olmi.
purtroppo raccontare la storia senza rovinare il piacere di vederlo di persona non è facile...
simbolica trasposizione in chiave contemporanea dell'esperienza umana al confine tra il mistico e il carnale (senza alcuna malizia...eheh). parallelismo con Gesù Cristo? nei simboli certamente, immagini molto profonde e cariche di significati neanche troppo nascosti. un occhio attento li rileva tutti, amalgamati in un'atmosfera sospesa tra i silenzi.
un Raz Degan decisamente inaspettato. a volte monocorde, ma decisamente una sorpresa.
gli altri interpreti spontanei, senza dubbio.
Bello e profondo.

Biuso
Amministratore

Città: Catania/Milano


2900 Messaggi

Inserito il - 03/04/2007 : 15:15:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Biuso Invia a Biuso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ermanno OLMI
CENTOCHIODI
Con Raz Degan, Luna Bendandi
Italia, 2007




Ieri sera c'ero anch'io, Federica . E provo ad aggiungere qualcosa.
Un professore del quale non viene mai pronunciato il nome, una splendida biblioteca, degli antichi libri uccisi. Il fiume Po, la gente che abita le sue rive, la rapacità che vorrebbe mandarli via. Il percorso di un uomo convinto che «il giorno del giudizio sarà Dio a dover rendere conto di tutto il male che ha prodotto».

Un film asciutto, intimo, interiore. Nel quale Olmi delinea una parabola cristologica chiara e tuttavia originale nelle sue espressioni. Il modello di vita che è il Cristo –non le sue parole e neppure i Vangeli- vi viene contrapposto a ogni espressione storica della fede, tanto da ammettere che lungi dal salvare il mondo le religioni ne peggiorano la naturale ferocia.
Un’opera intrisa di pessimismo anche sul sapere umano e sull’oggetto nel quale esso si condensa: i libri. Che nel film vengono crocifissi, letteralmente...e in ogni senso.




agb
«Per realitatem et perfectionem idem intelligo» (Spinoza, Ethica, parte seconda, VI definizione)
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Federica
Nuovo Utente

Città: Catania


14 Messaggi

Inserito il - 03/04/2007 : 19:19:44  Mostra Profilo Invia a Federica un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Eh eh
si si ho tralasciato molto in effetti...avevo paura di dire troppo e rovinare tutto.
neanche il più puro tra gli insegnamenti può fermare un atto del cuore.
sicuramente un percorso a metà tra divino ed umano raccontato attraverso le opere, le azioni, e non attraverso l'asettico bisogno di parole stampate, scritte, inanellate che tutti sembriamo sentire in ogni momento della nostra vita. avere "ricordi" che siano solo " di carta", pagine e pagine di vita non vissuta dietro le spalle...è la condanna.

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utente non registrato
Nuovo Utente



-410 Messaggi

Inserito il - 15/04/2007 : 10:00:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di utente non registrato Invia a utente non registrato un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ermanno Olmi è un credente. I suoi cento chiodi sono piantati sulla cultura. La religione di Cristo viene tradita dalla cultura che inganna i poveri ed i semplici, ma non è morta: questo il suo messaggio. I Ratz che non ritorna è lo Spirito. Quei semplici che lo aspettano sono i Cristiani che andranno in Cielo.
Olmi l'ha proposto come ultimo suo film, cui seguiranno solo documentari. Per questo lo inquadro come un filmino (perchè si rassegna a concepire la cultura come inutile), ma straordinariamente poetico (perchè coglie l'essenza del Cristianesimo) e magistralmente raffigurato (ogni immagine è un capolavoro d'autore).
Dixi senza presunzione, ma convinto del fatto che l'opera artigianale non viva senza il collegamento al pensiero dell'artigiano che la fece.

______
carlo.forin1@virgilio.it
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