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Biuso
Amministratore
Città: Catania/Milano
2900 Messaggi |
Inserito il - 18/10/2005 : 13:12:09
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La vicenda della banda della Magliana è una delle più oscure e feroci della storia repubblicana. Fra gli anni Settanta e Ottanta, un gruppo di ragazzotti violenti e senza scrupoli intreccia i propri affari con eventi tragici come il rapimento Moro e la strage di Bologna. Utilizzano apparati dello Stato e ne sono utilizzati. La fine della Guerra fredda e le vendette interne porranno fine a questo caso di una banda di borgatari diventati ricchissimi ma rimasti sempre in una condizione presociale. I loro nomi erano Libano, il Freddo, Dandi, il Nero, Gemito, il Secco, Sorcio…
Tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo –e quindi con molti elementi di invenzione- il film di Michele Placido coinvolge per la credibilità degli attori-personaggi, per l’intelligente rivisitazione della storia italiana, per il ritmo narrativo senza respiro, per la dimensione epica alla quale anche i fatti più infami devono assurgere se vogliono diventare espressione creativa e così far meditare.
agb
«Vorrei togliere al mondo il suo carattere straziante» (Nietzsche)
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digiu
1° Livello
97 Messaggi |
Inserito il - 23/10/2005 : 00:23:27
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quote:
Tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo –e quindi con molti elementi di invenzione- il film di Michele Placido coinvolge per la credibilità degli attori-personaggi, per l’intelligente rivisitazione della storia italiana, per il ritmo narrativo senza respiro, per la dimensione epica alla quale anche i fatti più infami devono assurgere se vogliono diventare espressione creativa e così far meditare.
Davvero un bel film, peccato che nulla c'entri con lo splendido romanzo del giudice De Cataldo! Azzardando un raffronto tra la trama del Romanzo criminale edito da Einaudi e il film, sembra di assistere a due vicende pressoché parallele; tuttavia non pare grave, dal momento che in sala non si ha un attimo di respiro e anzi si scarrella velocemente di azione in azione con rari momenti di tregua... D'altronde, il taglia e cuci di Michele Placido, pur rispettando l'impostazione di fondo del romanzo - che, beninteso, sciorina un intreccio perfino degno del James Ellroy di American Tabloid - finisce forse inevitabilmente per svilire la poliedricità psicologica dei personaggi e così, ad uno spettatore attento, non possono sfuggire certe palesi incongruenze: perché la puttana del Dandi finisce continuamente a letto col commissario Scialoja nonostante l'avversione per gli sbirri? Da che parte salta fuori il Nero e perché mai gode della fiducia del Libanese? O peggio, da cosa prende il via l'inchiesta del commissario il quale davvero non ha in mano nient'altro che banconote segnate spese da Patrizia?
Interrogativi che sorgono quando capita di tagliare qualcosa di troppo pur volendo mantenere inalterate certe battute, e sebbene non tutti i pezzi sappiano incastrarsi alla perfezione nel mosaico, risulta lodevole la volontà del regista di riscrivere completamente il plot, non limitandosi così alla pedissequa messinscena di un romanzo impossibile da trasporre in immagini per lunghezza (oltre 600pagg), numero di personaggi (una cinquantina di protagonisti!) e coralità dell'azione. In definitiva, il film resta imperniato per la maggior parte sulle figure del Libanese e di Freddo, al contrario indugiando poco o niente sullo spessore di Dandi, Patrizia, Nero, e i tanti altri che sebbene giocassero ruoli fondamentali nella banda, diventano comparsette o vengono del tutto cancellati dal film.
Dunque ho scritto molto del paragone col libro e poco della pellicola in sé, allora concludo confermando che vale ampiamente il prezzo del biglietto per quanto ha già scritto il Professore, ma soprattutto che Kim Rossi Stuart (Freddo), Pierfrancesco Favino (Libano) e Claudio Santamaria (Dandi) si dimostrano attori all'altezza e...il buon Michele Placido confeziona un ottimo film d'azione, di sangue e di coraggio.
Tutti al cinema!
PS: non sarebbe neanche male leggere il libro prima di andare a vedere il film: non vi rovinereste quasi nulla, essendo due storie per l'ottanta per cento diverse...
digiu.
Edited by - digiu on 23/10/2005 21:08:13 |
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