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Azzurra
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Regione: Italia
Città: Catania
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Inserito il - 16/05/2005 : 11:05:04
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Primo ed unico (se non sbaglio) film in inglese diretto da Francois Truffaut, tratto dall'omonimo romanzo di Ray Bradbury, il film narra la "crisi di coscienza" del "pompiere" Montag (interpretato dall'attore Oskar Werner, che avevo già avuto modo di apprezzare nella parte di Jules nel film tratto dal romanzo omonimo di Roché e diretto dallo stesso Truffaut Jules e Jim), incaricato di dar fuoco ai libri. In seguito all'incontro con un'"eccentrica" insegnante (l'attrice Julie Christie, che interpreta anche il ruolo di Linda, la moglie conformista di Montag) egli si ritrova a dover fare i conti con la propria curiosità intellettuale, con il proprio desiderio di sapere, di "mettersi in pari con i ricordi del passato", di sentirsi "vivo". Per chi non lo sapesse, fahrenheit 451 è la temperatura a cui la carta comincia a bruciare. La vicenda si svolge difatti in un'ipotetica società futura dalla quale la cultura è bandita: in cui leggere libri (così come per gli uomini portare i capelli lunghi...) è considerato contrario alla legge, in seguito alla convinzione diffusa che "leggere libri rende infelice l'umanità", non solo perché la proietta in un mondo ideale che è pura fantasia ed è tipica solo dei romanzi, ma anche perché, fondamentalmente, "la lettura rende la gente antisociale". Così, per esempio è proibito leggere libri sul cancro, perché questi spaventerebbero i "poveri" fumatori, impedendo loro di vivere felicemente; analogamente, l'Etica di Aristotele è un libro altamente pernicioso, poiché leggerlo significa "sentirsi superiori a chi non lo ha letto" e pertanto esso va eliminato. In una dimensione del genere, in cui i pompieri non sono più chiamati a spegnere incendi, ma bruciano libri con un lanciafiamme, in cui uomini e donne prendono pillole eccitanti per "trovare il coraggio" (di denunciare i "sospetti lettori") e sedativi per riuscire a dormire, in cui la filosofia è considerata una "questione di moda" e la TV una "Grande Famiglia", sempre pronta a fornire ai suoi cari spettatori il necessario happy-end, qui la felicità non può che essere considerata sinonimo di divertissement: "Bisogna organizzare il divertimento. Basta tenerli occupati per farli felici!"- asserisce il Capitano della Caserma di fronte al povero Montag. Tra colpi di scena e momenti d'intensa, sottile ironia, Fahreneit 451 è un film davvero attualissimo, soprattutto se messo in relazione al rapporto che oggi caratterizza la Tv e i suoi spettatori (forse non tutti, ma una gran fetta). Inevitabile per me il sorgere di alcune domande in seguito alla visione del film: 1.Se la lettura fosse proibita e fosse perciò ritenuta una trasgressione, aumenterebbe il numero dei lettori? C'è da rifletterci... 2. Sarebbe forse auspicabile fare oggi della TV quello che nel film si fa dei libri? Sottoporla alla stessa sorte? (Ossia farla fuori?). E' il caso di prendere in considerazione una simile idea? 3. Possiamo spingerci fino al punto di attribuire alla TV d'oggi quegli stessi pericoli che in Fahrenheit vengono attribuiti alla lettura? Forse sto esagerando, ma, se devo essere sincera, quello degli individui "inebetiti dalla Tv" è un problema che mi preoccupa molto seriamente... Forse, come dice il mio amico Tommy, sarebbe il caso di "distruggere la TV, spegnere il PC e aprire un buon libro"...
"Molti sarebbero vigliacchi se ne avessero il coraggio..." T. Fuller
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Inserito il - 25/05/2005 : 15:48:17
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Alla fine penso che proibire attiri e affascini l'attenzione della debole mente dell'uomo... Magari se i libri fossero proibiti, la gente leggerebbe di più e magari con più attenzione. Se la "verità" fosse proibità... tutti sarebbero sinceri.. Per quanto riguarda la tv.. penso che non ci sia creatura mostruosa più terrificante al momento... ti entra dentro, stordisce., annienta... e quello che lascia è solo una "perdita d tempo"... Un tiranno nelle nostre camere... Ha ragione il tuo amico Tommy... meglio aprire un buon libro e spegnere tutto...
______ diko@tiscali.it |
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utente non registrato
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-410 Messaggi |
Inserito il - 26/05/2005 : 13:20:24
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La domanda che mi pongo spesso è questa... come diavolo ha fatto uno strumento d'infomazione così potente come la tv... a trasformarsi in un emerito "fastoso niente"? Quale è il meccanismo di tale annullamento? Davvero devo pensare che tutti si stiano impegnando a rendere qualsiasi cosa un PIACEVOLE passatempo? La tv adesso è solo e soltanto semplice, idiota e squallido trattenimento! Un tempo si conosceva e ci si tormentava per CONOSCERE, adesso si tende a guardare, sentire e leggere solo scacciapensieri.. La pigrizia della mente... Quando anche la musica (ci stanno riuscendo) e i libri diventeranno "trattenimento"... sarà l'annullamento della mente. Deficenti in cerca del nulla..
______ diko@tiscali.it |
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