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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Biuso Inserito il - 21/11/2004 : 17:27:28
Faccio una proposta: chi vuole inserisca qui la poesia che in questo momento più ama, perché esprime qualcosa di sé (o per qualunque altra ragione...). Può essere anche un intero canto tratto da qualche poema, una composizione lunga, breve, italiana, in altra lingua antica o moderna, tradotta o no… non importa, purché sia soltanto una.

Naturalmente, comincio io. Si tratta di alcuni versi che da sempre mi risuonano nella mente ma in questo periodo con un’intensità ancor maggiore. Ungaretti li scrisse dopo la morte del figlio ed esprimono in modo struggente e sereno il significato di una perdita ma anche la certezza che le persone che abbiamo amato ci saranno sempre. È il figlio, infatti, che gli parla.

La lirica è la numero 17 di Giorno per giorno, dalla raccolta intitolata «Il dolore»

Fa dolce e forse qui vicino passi
Dicendo: «Questo sole e tanto spazio
Ti calmino. Nel puro vento udire
Puoi il tempo camminare e la mia voce.
Ho in me raccolto a poco a poco e chiuso
Lo slancio muto della tua speranza.
Sono per te l'aurora e intatto giorno»


agb
Sono figlio della Terra e del Cielo stellato
(Lamina orfica di Hipponion)
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Cateno Inserito il - 15/07/2005 : 10:42:10
Scusate la lunga assenza dovuta a intoppi di vario tipo (febbre alta e sangue al naso, delusioni amorose... solo per citarne alcuni!!!)
Torno con una poesia che mi ha un po' risollevato alla vita.

Temerità

Da che cosa dipende, in tutto il mondo,
che si giunga a guarire?
Per chiunque è un diletto
sentire il suono arrotondarsi in note.

Via tutto quanto intralcia il tuo percorso!
Basta con ogni tetra aspirazione!
Prima del canto, prima del silenzio,
il poeta deve vivere.

Rintroni dunque l'anima, da un capo
all'altro, il clangore metallico
dell'esistenza. Se gli trema il cuore
farà pace, il poeta, con se stesso.

(J. W. Goethe, da "Il divano occidentale-orientale"

L'esistenza è un episodio del nulla (Schopenhauer)
utente non registrato Inserito il - 24/06/2005 : 18:45:44
Ultime volontà


Morire così
come un tempo vidi lui morire-
l'amico che fulmini e sguardi
divini gettava sulla mia oscura gioventù.
Profondo e spavaldo,
nella battaglia un danzatore-,

fra i guerrieri il più sereno,
fra i vincitori il più difficile,
ritto come un destino sul proprio destino,
duro, che guarda al prima e al dopo-:

tremante perché aveva vinto,
esultante per aver vinto morendo-:

comandando mentre moriva
-e comandava di annientare...

Morire così,
come un tempo vidi lui morire:
vincendo, annientando...


(F. Nietzsche, dai "Ditirambi di Dioniso" 1885-88)


______
noumeno@hotmail.it
Amelia Inserito il - 21/06/2005 : 09:50:07
Chinati, Ti devo sussurrare all'orecchio qualcosa:
per tutto io sono grato, per un osso
di pollo come per lo stridio delle forbici che già un vuoto
ritagliano per me, perché quel vuoto è Tuo.
Non importa se è nero. E non importa
Se in esso non c’è mano, e non c’è viso, né il suo ovale.
La cosa quanto più è invisibile, tanto più è certo
che sulla terra è esistita una volta,
e quindi tanto più essa è dovunque.
Sei stato il primo a cui è accaduto, vero?
E può tenersi a un chiodo solamente
ciò che dividi in due e ne resta ancora.
Io sono stato a Roma. Inondato di luce. Come
può soltanto sognare un frantume! Una dracma
d’oro è rimasta sopra la mia rètina.
Basta per tutta la lunghezza della tenebra.

da Elegie romane, XII, di Iosif Brodskij (in Poesie, Adelphi, 1986)

Cateno Inserito il - 12/06/2005 : 20:02:46
Una poesia di Leonardo Sinisgalli.

LA VISITA DI PASCAL

Pascal venne col solleone
a casa nostra
in sembianza di lattaio.
Non c'era la bottiglia.
E fece scivolare
sotto la porta di servizio
un breve saluto
scritto con un mozzicone di matita:
"Non ò trovato il vuoto".

L'esistenza è un episodio del nulla (Schopenhauer)
Amelia Inserito il - 11/06/2005 : 17:51:00
Di tutt'altro sapore, ancora sulle conseguenze (neurologiche)dell'amore, una poesia di Emily Dickinson :

For each ecstatic instant
We must an anguish pay
In keen and quivering ratio
To the ecstasy.

For each beloved hour
Sharp pittances of years-
Bitter contested farthing-
And Coffers heaped with Tears!

________

Somigli allo Spirito che comprendi (Goethe)

eva Inserito il - 07/06/2005 : 23:42:50
é un po' lunga...ma il tema sulle conseguenze( neurologiche e oltre) dell'amore, poeticamente parlando, non poteva trovare risposta più seducente...
(sicchè la lascio nel settore "poesie", che è più consono..)



The Exstasie

Laddove, come guanciale sopra un letto,
sorgeva una turgida sponda, a offrir riposo
al capo reclinato della violetta,
sedevamo noi due, prediletti l’uno dell’altro.

Le nostre mani eran fermamente cementate
da un saldo balsamo, che da esse sgorgava;
i nostri sguardi si intrecciavano ed infilzavano
i nostri occhi su un solo doppio filo;

l’innestare così le nostre mani, fino allora,
era l’unico mezzo di far di noi due, uno,
e il generar ritratti nei nostri occhi
era l’unica nostra via di riproduzione.

Come fra due eguali Eserciti, il Fato
tiene in sospeso incerta vittoria,
così l’anime nostre ( che per estendere il loro stato
avevan fatto una sortita) eran sospese fra lei e me.

E mentre le nostre anime stavan là negoziando,
rimanevamo noi come statue tombali;
tutto il giorno, le nostre pose rimasero immutate,
e noi nulla dicemmo, tutto il giorno.

Se alcuno, dall’amore raffinato a tal punto
da comprendere il linguaggio delle anime,
e divenuto tutto animo per virtù dell’ottimo amore,
si fosse trovato ad acconcia distanza,

egli ( pur non sapendo quale anima parlasse,
giacché entrambe intendevano e dicevan lo stesso)
avrebbe potuto trarre di là una nuova sublimazione
e dipartirsi assai più puro di quando era venuto.

Questa Estasi (noi dicevamo) fuga la perplessità
e ci dice cosa sia quel che noi amiamo;
vediamo grazie ad essa che non era il sesso,
vediamo che non avevam visto il movente d’amore;

ma, giacché le varie anime contengono
mescolanza di cose, che non sanno che siano,
l’amore rimescola queste anime miste
e fa di due una, e ciascuna sia questa che quella.


Trapianta una violetta solitaria:
la sua forza, il colore, e la grandezza
( che tutte prima eran misere e stente)
si raddoppiano ancora e si moltiplicano.

Quando amore così l’una con l’altra
anima mutuamente due anime,
l’anima più gagliarda che d’esse scaturisce
abolisce i difetti delle due separate.

Noi dunque, che siamo quest’anima nuova, sappiamo
di che siam composti e formati,
poiché gli atomi da cui siamo sorti
son anime, in cui nessun mutamento può penetrare.

Ma perché mai così a lungo separati
teniamo, ahimè, i nostri corpi?
son nostri, benché non sian noi; noi siamo
le intelligenze, ed essi son le sfere.

Dobbiamo esser loro grati, poiché essi, così
portarono dapprima noi a noi stessi,
ci cedettero le loro forze, il senso,
né sono essi scoria, bensì lega.

L’influenza del cielo opera sull’uomo
non senza prima improntarne l’aria:
così l’anima fluisce nell’anima
benché prima ripari nel corpo.

Come il nostro sangue si affanna a generare
spiriti quanto più simili alle anime,
perché di tali dita è d’uopo onde annodare
quel sottil nodo che uomini ci fa;

così le anime degli amanti puri debbono discendere
a quegli affetti e a quelle facoltà
che il senso può raggiungere ed apprendere,
altrimenti un gran Principe è prigione.

Ai nostri corpi volgiamoci dunque, onde i deboli
uomini possan vedere amor rivelato;
i misteri d’amore son generati nell’animo,
ma il corpo ne è il libro.

E se un qualche amante, come noi,
abbia ascoltato questo dialogo ad una voce,
seguiti ad osservarci, ed ei vedrà
ben poco mutamento, quando sarem passati ai corpi.

John Donne




Edited by - eva on 07/06/2005 23:45:42

Edited by - eva on 07/06/2005 23:49:10
eva Inserito il - 05/06/2005 : 00:34:59
grazie a te.



La langue devient et passe. Le silence demeure

Le silence n'existe pas : il est infiniment ce qu'il est

Le germe du silence de l'homme

contient et le ciel et la terre...

Le silence ne pénètre en l'homme

que si l'homme se laisse aspirer en lui

Le silence est ouverture et fécondation

orchidée de l'âme.

Le mutisme, fermeture et stérilité

arbre sec, calame brisé.



( Michel Camus - L'arbre de vie du vide)


diko Inserito il - 03/06/2005 : 18:12:33
Sicuramente parole umili, ma decisamente efficaci a mio parere. Che importa se non sono state scritte da un "grande poeta"? Alla fine colpiscono, penetrano e lasciano il segno ugualmente. Spero possiate chiudere un occhio...

Umberto Giardini - Mondo Down
"Le ali colorate delle tue farfalle
Muovono la polvere che cade dentro la tua fiamma
Non mi credi vergine ma dai, non mi pare vero
Dormi che domani il mio burro piegherà il tuo acciaio "

Grazie.

diko
Amelia Inserito il - 03/06/2005 : 17:22:17
Grazie Eva. Non posso fare a meno di inserire, ancora dalle Illuminations di Arthur Rimbaud, un testo che mi accompagna da molti anni...
*
Aube

J'ai embrassé l'aube d'été.

Rien ne bougeait encore au front des palais. L'eau était morte. Les camps d'ombre ne quittaient pas la route du bois. J'ai marché, réveillant les haleines vives et tièdes, et les pierreries regardèrent, et les ailes se levèrent sans bruit.

La première entreprise fut, dans le sentier déjà empli de frais et blêmes éclats, une fleur qui me dit son nom.

Je ris au wasserfall blond qui s'échevela à travers les sapins : à la cime argentée je reconnus la déesse.

Alors je levai un à un les voiles. Dans l'allée, en agitant les bras. Par la plaine, où je l'ai dénoncée au coq. A la grand'ville elle fuyait parmi les clochers et les dômes, et courant comme un mendiant sur les quais de marbre, je la chassais.

En haut de la route, près d'un bois de lauriers, je l'ai entourée avec ses voiles amassés, et j'ai senti un peu son immense corps. L'aube et l'enfant tombèrent au bas du bois.

Au réveil il était midi.





eva Inserito il - 02/06/2005 : 14:26:57



Veillées
I.

E' il riposo illuminato, nè febbre nè languore, sul letto o sul prato.
E' l'amico nè ardente nè debole. L'amico.
E' l'amata nè tormentosa nè tormentata. L'amata.
L'aria e il mondo per nulla cercati. La vita.
- Era dunque questo?
- E il sogno rinfresca.

II.

L'illuminazione ritorna sull'albero in muratura. Dalle due estremità della sala, arredi banali, si congiungono elevazioni armoniche. Il muro di fronte a chi veglia è una successione psicologica di spaccati di fregi, di fasce atmosferiche e di accidenze geologiche. -
Sogno intenso e rapido di gruppi sentimentali con esseri di ogni carattere in mezzo a ogni apparenza.

III.

Le lampade e i tappeti della veglia fanno il rumore delle onde, la notte, lungo lo scafo e intorno allo steerage.

Il mare della veglia, come i seni di Amelia.

Le tappezzerie fino a mezza altezza, dei boschetti di merletti, color di smeraldo, su cui s'abbattono le tortore della veglia.
...
La piastra del focolare nero, soli veri dei greti: ah! pozzo di magie; unica veduta d'aurora, questa volta.

Arthur Rimbaud (Illuminations)

utente non registrato Inserito il - 30/05/2005 : 10:50:16
..la maschera... è diventato così quotidiano questo termine...quasi dovuto spesso. Perchè mascherarsi? Paura forse. Se solo ci fosse il modo d'essere cosaggiosi, serebbe un pò diverso.

La Maschera - William Butler Yeats

Tògli quella maschera d'oro ardente
Con gli occhi di smeraldo".
"oh no, mio caro, tu vuoi permetterti
Di scoprire se i cuori sian selvaggi o saggi,
Benché non freddi".
"volevo solo scoprire quel che c'è da scoprire,
Amore o inganno".
"fu la maschera ad attrarre tua mente
E poi a farti battere il cuore,
Non quel che c'è dietro".
"ma io debbo indagare per sapere
Se tu mi sia nemica".
oh no, mio caro, lascia andar tutto questo;
Che importa, purché ci sia fuoco
In te, in me?

______
diko@tiscali.it
sandy Inserito il - 30/05/2005 : 00:43:16
....e il naufragar m'è dolce
in questo mare...


...lasciatemi così,
come una cosa
posta in un angolo
e dimenticata...


non so ballare sulle punte,
nessuno m'istruì...


oggi sono questi i versi che mi danzano nella menteli metto così, a caso...non me ne vogliate

utente non registrato Inserito il - 27/05/2005 : 11:51:05
L'ho letta una notte in macchina e nel frattempo ascoltavo "Suprema" di Umberto Giardini in Arte Moltheni. E' stato stupendo...e credo irripetibile.

Tristezza della Luna - C.Baudelaire

Questa sera la luna sogna più languidamente
come una bella donna che su tanti cuscini con mano distratta e leggera prima d'addormirsi carezza il contorno dei seni,
e sul dorso lucido di molli valanghe morente,
si abbandona a lunghi smarrimenti
girando gli occhi sulle visioni
bianche che salgono nell'azzurro come fiori in boccio.

Quando, nel suo languore ozioso
ella lascia cadere su questa
terra una lagrima furtiva
un pio poeta
odiatore del sonno,

accoglie nel cavo della mano questa pallida lagrima
dai riflessi iridati come un frammento d'opale
e la nasconde nel suo cuore agli sguardi del sole.

______
diko@tiscali.it
utente non registrato Inserito il - 27/05/2005 : 10:11:20
Magari molti non lo considerano ne un poeta ne un artista. A me ha fatto piangere. Questo è un segno no?

Tutte Scuse - Kurt Cobain
Cos'altro potrei essere?
Tutte le scuse
Cos'altro potrei dire?
Ognuno è gay
Cos'altro potrei scrivere?
Non ne ho il diritto
Cos'altro potrei essere?
Tutte le scuse
Nel sole
Nel sole mi sento come unico
Nel sole
Nel sole
Sono sposato
Seppellito
Vorrei essere come te
Che ti diverti facilmente
Trova il mio nido di sale
È tutta colpa mia
Mi prendo ogni biasimo
Vergogna che schiuma come l'acqua di mare
Bruciato dal sole e bruciato dal freddo
Lei soffoca sulle ceneri del suo nemico
Nel sole
Nel sole mi sento come unico
Nel sole
Nel sole
Sono sposato
Seppellito
Dopotutto è tutto ciò che noi tutti siamo

Grazie.

______
diko@tiscali.it
salvo Inserito il - 24/05/2005 : 13:06:20
Ok spero di rifarmi con questa, non credo qui qualcuno possa rivendicare diritti


Sea Song (Robert Wyatt)

You look different every time you come
From the foam-crested brine
Your skin shining softly in the moonlight
Partly fish, partly porpoise, partly baby sperm whale
Am I yours? Are you mine to play with?
Joking apart - when you're drunk you're terrific when you're drunk
I like you mostly late at night you're quite alright
But I can't understand the different you in the morning
When it's time to play at being human for a while please smile!
You'll be different in the spring, I know
You're a seasonal beast like the starfish that drift in with the tide
So until your your blood runs to meet the next full moon
You're madness fits in nicely with my own
Your lunacy fits neatly with my own, my very own
We're not alone


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