V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Biuso |
Inserito il - 19/10/2007 : 13:56:07 Per girodivite.it ho scritto una breve riflessione sul tema dell’eutanasia e sulla reazione vaticana alla recente sentenza della Cassazione. La prospettiva che propongo è ben conosciuta da chi in questi anni ha frequentato i corsi catanesi di fdm. Credo, infatti, che anche su tale questione la filosofia di Husserl e di Merleau-Ponty abbia molto da dirci.
Il titolo del testo è Materialismo ecclesiale. Come sempre, il dibattito è aperto sia qui che su girodivite…
agb ««…e questo rimbalzo della nostra stessa tenerezza noi lo chiamiamo i sentimenti dell’altro, lo troviamo tanto più dolce di quanto fosse all’andata, perché non sappiamo che proviene da noi» (Proust) |
2 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Cateno |
Inserito il - 25/10/2007 : 19:01:15 Bell'esordio, caro Antonio! Ti attendevo ormai da tempo immemore. Inutile dirti che condivido in pieno. P.S. E registratiiii!
Finché non lo fai tuo,/ questo "muori e diventa",/ non sei che uno straniero ottenebrato/ sopra la terra scura. (J. W. Goethe) |
utente non registrato |
Inserito il - 22/10/2007 : 17:26:18 Se sul piano teoretico ciò che afferma il Professore sembra inoppugnabile e sufficiente per descrivere quanto dichiara la dottrina cristiana in merito alla vita e al suo valore, forse si può aggiungere con una qualche utilità che essa trova chiaro riscontro sul piano morale, come è naturale che sia (del resto, a suo modo, nonostante certe "bizzarrie" concettuali tipiche dei suoi dogmi, il cristianesimo ha edificato un impianto teorico-morale sorprendentemente coerente). Chi non volesse toccare certe vette speculative, affinchè renda le proprie idee più chiare sulla questione, potrebbe semplicemente pensare con quale riguardo un'ampia parte del clero tratta i problemi di chi è vivo. Il rispetto verso chi subisce abusi (penso anche alle donne di tutte le età che rimangono incinte in seguito ad una violenza e che secondo le gerarchie ecclesiastiche non hanno alcun diritto di interrompere la gravidanza e nemmeno di bloccarla sul nascere con la pillola del giorno dopo), la considerazione della libertà della donna e dell'autodeterminazione del proprio corpo, la libertà di decidere autonomamente se interrompere o meno una terapia che non fa che prolungare le sofferenze la dice lunga su quanto sta a cuore alla Chiesa la vita degli uomini. Prima di tutto viene l'ipostatizzazione della vita così come la intendono loro, un feticcio intoccabile sebbene di per sè, come tutti i feticci, insignificante. Quindi, come ha scritto il professore, che sia salvo il bruto dato materiale e che si trascuri chi è vivo!
______ antoniotrova@yahoo.it |
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