Biuso
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Inserito il - 17/09/2007 : 15:23:54
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Peter Greenaway Nightwatching Canada/Francia/Germania/Polonia/Paesi Bassi/Gran Bretagna, 2007 Con Martin Freeman (Rembrandt van Rijn), Eva Birthistle (Saskia), Emily Holmes (Hendrickje), Natalie Press (Marieke), Christopher Britton (Rombout Kemp)
La Ronda di notte, ovvero La guardia civica comandata dal capitano Frans Banningh Cocq (Rijksmuseum, Amsterdam) venne dipinto da Rembrandt nel 1642, all’apice della propria parabola. Rispetto agli analoghi soggetti che le corporazioni olandesi commissionavano, l’opera è assolutamente sbalorditiva. Dentro il quadro pulsa un intero mondo di tensioni, sentimenti, violenza, potere, che le luci di Rembrandt squarciano. Posto tra due dei personaggi, in alto sulla sinistra l’occhio del pittore ritrae se stesso mentre osserva quel mondo e lo svela.
Peter Greenaway mette in scena la vicenda di questo dipinto, le condizioni, i complotti, i rischi che l’artista si assunse nel crearlo. La Ronda di notte diventa il fulcro intorno al quale viene ricostruita la vita di Rembrandt. Al piacere degli occhi, ai colori vibranti e cangianti che intridono i film di questo regista/architetto/pittore, alla forma dunque, si coniuga la ferocia della vicenda che narra, come se una piccola Repubblica diventata padrona dei mari non potesse sostenere tanta ricchezza senza perdersi.
Ma l’elemento più radicale del film, quello che davvero lo giustifica e lo rende un bellissimo film, è l’aver trasformato quel dipinto in una metafora del cinema stesso, come se l’immagine-movimento della quale parla Deleuze avesse avuto lì –nel cuore del secolo d’oro- il suo primo fotogramma. Per questo Nightwatching è anche espressione della fastosa, ordinata anarchia che attraversa tutta l’opera di Greenaway.
agb «In omnibus requiem quaesivi, et nusquam inveni nisi in angulo cum libro» (Tommaso da Kempis [attr.], De imitatione Christi)
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