Autore |
Discussione  |
|
Cateno
2° Livello
 
Città: Regalbuto
169 Messaggi |
Inserito il - 14/07/2007 : 13:13:46
|
Certo, dal “loro” punto di vista è perfettamente consequenziale che la vera chiesa di Cristo sia quella cattolica; il problema consiste appunto in questo, cioè nel far loro capire che si tratta di un punto di vista, di una visione argomentabile e criticabile; ma questo, si sa, i cattolici non l’hanno mai capito. Mi riferisco, come avrete già compreso, alle RISPOSTE A QUESITI RIGUARDANTI ALCUNI ASPETTI CIRCA LA DOTTRINA SULLA CHIESA (potete trovarle qui: http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20070629_responsa-quaestiones_it.html). Vi si ribadisce che il Concilio Vaticano II non ha voluto cambiare la precedente dottrina sulla Chiesa, non ha voluto rompere con la tradizione (e come avrebbe potuto? La Chiesa è la tradizione! Tolta quella viene a mancare anche questa). Le parti più interessanti, però, sono quelle su cui si è a lungo discusso, ossia sullo statuto delle altre comunità cristiane. Ebbene, le risposte ci rinfrescano la memoria: la perfezione, la verità, il bene, il bello, ecc., spettano alla Chiesa Cattolica Romana (una, santa, cattolica, apostolica); il titolo di Chiesa viene gentilmente elargito anche alla Chiese Orientali, pur queste essendo separate e mancando (si parla proprio di una carenza!), indovinate di cosa?, ma del successore di Pietro! Peccato per quelle “venerabili comunità”! In ogni caso, però, i protestanti del XVI secolo non sono altro che comunità ecclesiali e non Chiese. Ma come avevo fatto a non pensarci prima? Il fatto è che questi (ma cosa avranno poi da protestare dopo cinquecento anni?) non hanno istituita una successione apostolica nel sacramento dell’Ordine. Non hanno cioè, rinunciato al sesso; parimenti ricusano la gerarchia! Chissà come si è arrabbiato il Cristo quando l’ha saputo!
Ad ogni modo credo che il passo più bello sia questo: «D’altra parte l’universalità propria della Chiesa, governata dal Successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui, a causa della divisione dei cristiani, trova un ostacolo per la sua piena realizzazione nella storia» Sì! Fino a quando non saranno uniti non potranno dominare il mondo! E ci sarà ancora qualcuno che denuncerà i preti pedofili!
Però, scusate, mi viene un dubbio… Ma è veramente Cristo a sussistere in una qualche Chiesa o piuttosto non dovrebbe essere (ammesso che uno ci creda) che «la Chiesa, lo sappiamo, è e sussiste in Cristo» come sostiene il valdese Daniele Garrone? Mah!
Ma mi sfugge un punto; a parte il fatto che l’istituzione gerarchica religiosa, ossia l’Ordine (che è un sacramento) dovrebbe essere quanto di più anti-evangelico ci sia, comunque non sta scritto: «Giovanni gli disse: “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». Ma Gesù disse: “Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlar male di me. Chi non è contro di noi è per noi. Chiunque vi darà da ber un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa”» (Mc, 9, 38-41)? Io non sono cristiano e questo passo mi sarebbe estraneo; ma non dovrebbe bastare ad acquietare tutte le loro polemiche teologiche che distinguono tra Chiesa e comunità ecclesiale? Mah!
Che ne pensate?
(Per una panoramica sull’argomento: http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/2007/07/aggiornamento-della-rassegna-stampa.html)
Finché non lo fai tuo,/ questo "muori e diventa",/ non sei che uno straniero ottenebrato/ sopra la terra scura. (J. W. Goethe)
|
|
Filosofessa
Nuovo Utente
Regione: Sicilia
21 Messaggi |
Inserito il - 14/07/2007 : 20:54:58
|
Penso che se i tuoi lupetti leggessero questo post avrebbero delle crisi d'identità!! comunque sono pienamente d'accordo con te
|
 |
|
Cateno
2° Livello
 
Città: Regalbuto
169 Messaggi |
Inserito il - 15/07/2007 : 12:15:53
|
Beh, veramente i miei lupetti sono già abbastanza turbati! A volte mi chiamano "il dio della bellezza"!!! Altre "il re delle cadute"!!!  Alcune loro mamme mi chimano "pifferaio magico"!
Ad ogni modo, parlando più seriamente, i lupetti (che ricordo sono bimbi dagli 8 ai 10-11 anni) li stimolo sempre a interrogarsi, almeno quelli più grandicelli. A chiedersi perché vanno a messa, a cosa e perché credono e, quando mi chiedono qualcosa, nel dare loro le risposte mi attengo sempre al catechismo della chiesa cattolica e ad un libricino che si chiama PUC, ossia il Percorso Unitario di Catechesi. Cerco di far capire loro il senso di quello che gli viene detto. Mi importa che pensino; poi decidano loro in cosa credere o non credere.
Finché non lo fai tuo,/ questo "muori e diventa",/ non sei che uno straniero ottenebrato/ sopra la terra scura. (J. W. Goethe) |
 |
|
Filosofessa
Nuovo Utente
Regione: Sicilia
21 Messaggi |
Inserito il - 15/07/2007 : 23:54:25
|
“Cerco di far capire loro il senso di quello che gli viene detto. Mi importa che pensino; poi decidano loro in cosa credere o non credere”.
Con queste parole porti acqua al mio mulino e alla mia tesi da te tanto criticata “dell’utilità pratica della filosofia per il popolo”. Quando ti rivolgi a loro, ai tuoi ragazzi intendo, usi un linguaggio semplice, diretto e incisivo; come tu stesso dici insegni loro a pensare, ad usare la ragione per le loro scelte, giuste o sbagliate, condivisibili o meno, che siano e così facendo esci da quella “turris eburnea” della teoresi (che sarà anche nobile ma non salverà mai il mondo!) per portare la filosofia tra il volgo, così da iniziare il lungo cammino verso una rinascita culturale di questa società di Uomini e Donne e Grande Fratello.
|
 |
|
Cateno
2° Livello
 
Città: Regalbuto
169 Messaggi |
Inserito il - 17/07/2007 : 14:03:44
|
Cara Laura, non è che penso che la filosofia sia un futile passatempo o che debba vivere in questa torre d'avorio, lo sai. A questo proposito, come già ti ho detto, vorrei distinguere la chiarezza dalla semplicità. Ossia, la chiarezza è un modo d'esprimersi, il cercare di essere meno oscuro e complicato possibile. La semplicità attiene a ciò che si vuole dire, all'argomento trattato. Ovviamente un argomento complicato, difficile può essere trattato in maniera chiara o oscura. Ad esempio, l'Etica di Spinoza è chiarissima! Eppure è tanto complicata! La Fenomenologia dello spirito non è né chiara, né semplice, ma non per questo non è importante ed estremamente affascinante; anzi! Ma prova a farla leggere al "volgo"! Ad ogni modo, sono contro il dualismo anche in questo caso: la forma, la maniera in cui è espresso il contenuto, è per certi versi il contenuto stesso. Immaginate una poesia che cominci: "questa collinetta qui davanti, che non ne ha altre attorno, mi è stata sempre cara". Ma che schifo! Non si capisce più manco quello che si vuole dire! Eppure è "più chiaro" del verso leopardiana. Non si può separe un concetto dalla maniera in cui è espresso. Per questo il filosofo in questo senso è l'artista del pensiero, per cui contenuto e forma del pensiero stesso coincidono. Per questo la filosofia forse non salverà il mondo, ma almeno gli potrà conferire un seppur provvisorio senso e, perché no, ammantare l'immondizia quotidiana di un po' di razionalità e bellezza. Scusate, l'off topic.
Per quanto concerne temi affini, rimando qui: http://www.sitosophia.org/forum/viewtopic.php?t=118&start=0
Finché non lo fai tuo,/ questo "muori e diventa",/ non sei che uno straniero ottenebrato/ sopra la terra scura. (J. W. Goethe) |
 |
|
|
Discussione  |
|
|
|