Biuso
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Inserito il - 08/01/2007 : 16:18:31
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Lars von Trier IL GRANDE CAPO Con Benedikt Erlingsson, Iben Hjejle, Anders Hove, Jens Albinus Danimarca-Svezia, 2006
Un attore viene pagato dal proprietario di un’azienda danese di informatica per interpretare la parte del Grande Capo dietro il cui nome lui si è nascosto per dieci anni, fingendo di essere solo un collega e un amico dei suoi dipendenti. Ma adesso vuole vendere a un imprenditore islandese e licenziare tutti, per questo gli serve una controfigura. Christopher, l’attore, scopre però a poco tutte le menzogne del piccolo capo, si affeziona ai suoi “dipendenti” e la situazione prende una piega imprevista…
Lars von Trier è come Re Mida. Qui tocca la commedia e la commedia diventa oro. Oro di puro divertimento, di ironia profonda sulla universale recita umana (Ottaviano Augusto sembra che abbia chiuso la vita con le parole: «Plaudite amici, comoedia finita est»…), di dialoghi che trasudano intelligenza da ogni battuta, di una chiara teorizzazione della finzione cinematografica e del teatro nel teatro, di finali (ce n’è più di uno) tutti plausibili e insieme stranianti, di critica sottile e radicale verso il potere, verso il Capo dei Capi che forse altro non è che un’assenza riempita dalle paure e dai sogni di chi obbedisce.
La tecnica è quella del Dogma, con tagli e scatti apparentemente casuali ma che restituiscono il pulsare a frammenti della memoria. In più, qui von Trier ha adottato il sistema digitale dell`Automavision. E chi vedrà il film non dimenticherà facilmente il grande autore, teorico, regista e attore Antonio Stavro Gambini, che è il vero protagonista…Geniale.
agb «Stare sulla croce del tempo, là dove fiorisce la sua rosa» (E.Mazzarella)
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