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dval
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Inserito il - 21/10/2006 : 16:08:29
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Posto in Cybersofia questa notizia poiché la ritengo di notevole importanza e mi farebbe piacere conoscere l'opinione del Prof. Biuso e degli altri utenti. Personalmente sono venuto a conoscenza della presenza nella finanziaria di un provvedimento che mette a rischio la libertà di informazione solo casualmente, e ritengo sia grave il fatto che sui media (ma forse è normale) non se ne discuta.
Da: LiberoLaboratorio (http://www.liblab.eu/portale)
Prodi contro il copyleft/ Diritto di autore, finanziaria, assise popolare e l'internet governance barcollo <barcollomaperoranonmolloSPAMFILTER@yahoo.it>
07/10/2006
Nel "collegato" della legge finanziaria c'è un piccolo nuovo comma che va ad aggiungersi all'articolo 65 della legge dul diritto di autore di epoca fascista (legge 22 aprile 1941, n. 633).
Al comma uno che recita: "Gli articoli di attualità di carattere economico, politico o religioso, pubblicati nelle riviste o nei giornali, oppure radiodiffusi o messi a disposizione del pubblico, e gli altri materiali dello stesso carattere...
.... possono essere liberamente riprodotti o comunicati al pubblico in altre riviste o giornali, anche radiotelevisivi, se la riproduzione o l'utilizzazione non è stata espressamente riservata, purché si indichino la fonte da cui sono tratti, la data e il nome dell'autore, se riportato."
viene ora aggiunto:
"I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui al comma 2 dell'articolo 1 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29."
In pratica non è più possibile estrarre o riportare brani a nessun titolo senza corrispondere un compenso all'editore. Ovvero come mettere fuorilegge in una notte Internet, i blog ed in sostanza qualsiasi sito di discussione in cui gli utenti sistematicamente commentano notizie politiche, brani di libri, recensioni musicali e quanto altro.
Sembra un altro colpo di genio come quello della legge che prescrive ai webmaster di depositare alla biblioteca nazionale una copia del sito web(!). (legge 107 del 2004 pubblicata sulla gazzetta ufficiale del 27 Aprile di quell'anno)
ovviamente una legge completamente ignorata e non rispettata da nessuno che obbliga alla illegalità.
La domanda che sorge spontanea è: Ma questi legislatori come ragionano? Quale interesse della comunità perseguono? Quali usi e costumi sociali regolano con queste leggi? Sono ancora in grado di svolgere il loro lavoro o i fenomeni che intendono regolamentare sfuggono completamente alla loro comprensione?
E' un problema sempre più serio perchè la sistematica violazione della legalità a cui leggi non compatibili con gli usi ed i costumi sociali obbligano milioni di cittadini alla fine genera delle conseguenze. Essa può generare alla lungu una cultura della illegalità, ovvero la indifferenza diffusa che diviene uso e costume alla violazione della legge. In pratica un cambiamento di sentimento morale verso la legge. Una cosa devastante per le istituzioni e per l'ordinamento democratico.
Il mondo si interroga sulla compatibilità del diritto di autore classico con la libera e immediata circolazione delle idee resa possibile da Internet. Su un nuovo mondo di conoscenza e sui rischi che la legislazione del diritto di autore può rappresentare, specialmente se collegata alla globalizzazione economica. In Italia la sinistra fa leggi del genere.
C'è da interrogarsi profondamente...
"Quando la notte sei sdraiato a letto e comunque ti rigiri stai scomodo, allora vuol dire che t'ha preso il blues" Leadbelly
Modificato da - dval il 21/10/2006 16:12:45
Modificato da - dval il 21/10/2006 16:17:29
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dval
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Inserito il - 21/10/2006 : 16:11:17
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...sulla qualità dei nostri intellettuali e probabilmente è necessario rimboccarsi le mani, chi può, per fare il lavoro necessario.
C'è da trovare una posizione politica sulla neutralità della rete, sul diritto alla libera circolazione delle idee, sull'assetto della società dell'informazione.
Alla fine del mese di ottobre si svolgerà ad Atene la prima riunione del Forum sulla Governance di Internet, un'iniziativa avviata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite a seguito del World Summit on Information Society tenutosi a Tunisi nel novembre 2005. Le grandi tematiche in discussione saranno quattro: libertà di espressione, sicurezza, rispetto delle diversità e accesso per tutti.
Per coinvolgere attivamente la società civile, con un’innovativa modalità di consultazione pubblica, il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Luigi Nicolais ha convocato e presiederà un'assise che si svolgerà a Roma il 12 ottobre, dalle 10:00 alle 17:30, presso la Sala delle Conferenze del Garante per la protezione dei dati personali a Piazza di Monte Citorio, 123 A.
I lavori dell'assise saranno indirizzati dal Sottosegretario Beatrice Magnolfi e dai membri di un Comitato consultivo sulla governance di Internet, istituito dal Ministro Nicolais. Il Comitato è coordinato dal Professore Stefano Rodotà e composto da sette autorevoli esperti sulle tematiche di Internet.
La partecipazione all'assise pubblica è aperta a tutti i cittadini e ai rappresentanti delle organizzazioni italiane interessati ai temi trattati.
Considerato l’alto numero di adesioni già effettuate e i limiti di capienza della Sala delle Conferenze non è più possibile registrarsi per partecipare alla consultazione pubblica. Si ricorda comunque che continua ad essere attiva la consultazione virtuale e che i lavori dell’assise del 12 ottobre potranno essere seguiti in diretta.
http://www.liblab.eu/portale/internet/software_libero_e_open_source/prodi_contro_il_copyleft_diritto_di_autore_finanziaria_assise_popolare_e_l_internet_governance
"Quando la notte sei sdraiato a letto e comunque ti rigiri stai scomodo, allora vuol dire che t'ha preso il blues" Leadbelly
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Biuso
Amministratore
Città: Catania/Milano
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Inserito il - 22/10/2006 : 20:20:09
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La ringrazio per aver segnalato il problema. Sono perfettamente d’accordo con le sue considerazioni. Un’altra proposta grave e insensata è quella di costringere a pagare un balzello agli editori per ogni libro preso in prestito da una Biblioteca ma sembra che il rischio sia stato scongiurato.
Due possibili spiegazioni –non alternative fra di loro- sono:
- Parlamento e Governi costituiscono ormai da tempo non l’espressione democratica della società civile ma istituzioni soggette a vari gruppi lobbistici Uno dei più dannosi è quello degli editori. Perché sono gli editori –e non gli autori- a sperare di trarre un profitto economico dalle leggi sempre più restrittive in materia. Editori, peraltro, molto miopi che non si rendono conto non solo della impossibilità di rispettare normative del tutto fuori dalla realtà ma incapaci di cogliere le potenzialità di incentivazione alla lettura che la Rete possiede. Ricordo due casi. Il manuale della Laterza dedicato a Internet è liberamente scaricabile dal sito dell’editrice ma non per questo non vende molto a ogni nuova edizione; lo stesso accade con il gruppo einaudiano di Wu Ming (gli autori di Q).
- Queste leggi sono uno dei frutti delle canne e della coca di cui i rappresentanti del popolo sembra facciano piacevole uso…
agb «Il tempo sembra essere presente in ogni cosa, sulla terra e nel mare e nel cielo» (Aristotele)
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