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Biuso
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Inserito il - 02/09/2006 : 18:00:33  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Biuso Invia a Biuso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

(© agb)

La Settimana filosofica si è svolta quest’anno ai piedi del Monte Rosa, dove si apre la Valle Anzasca. L’ultimo paese, quello che la chiude, è Macugnaga (Provincia di Verbano-Cusio-Òssola). Fino al XII secolo la località rimase quasi del tutto disabitata. Finché dalla vicina Svizzera arrivò una comunità che in quella valle cercava spazio e risorse per vivere. Il primo non mancava; le seconde furono sempre scarse e indussero la comunità Walser (e cioè dei “valligiani” provenienti dal Vallese) a condizioni di vita molto dure, improntate al risparmio di ogni bene, anche il più insignificante.
Ma sono state proprio tali condizioni ad aver probabilmente preservato questo splendido territorio dalla speculazione immobiliare che ha colpito, invece, altre valli alpine (e tutta quanta l’Italia…). A testimoniarlo ci sono due musei e una miniera.

Il Museo della Montagna documenta non solo le leggendarie e spesso tragiche scalate del Rosa ma anche l’attività di contrabbando di merci con la Svizzera, che è cessata solo negli anni Settanta del Novecento.

La Casa-Museo Walser è una abitazione cinquecentesca in legno, dentro cui la comunità locale ha raccolto oggetti, strumenti, fotografie, mobili e visitando la quale si ha la netta sensazione di un viaggio nel tempo, di una memoria conservata come qualcosa di fondamentale.

La Miniera d’oro della Guja –ormai dismessa a causa dei costi proibitivi di estrazione- rappresenta un’altra forma ancora della fatica di vivere in questi luoghi.
Luoghi di una potenza impressionante come si può ben vedere utilizzando la seggiovia che porta verso i ghiacciai del Rosa e la funivia che consente di arrivare al Passo del Monte Moro, dove è già Svizzera e dal quale si osservano montagne a perdita d’occhio su entrambi i versanti.
È stato un autentico piacere sacro fare trekking fra queste bellezze naturali incontaminate.

La Chiesa di Macugnaga, infine, è un bell’edificio romanico circondato dal cimitero del paese, perché qui l’Editto napoleonico di Saint-Cloud (quello contro il quale Foscolo scrisse i Sepolcri) non realizzò i suoi effetti.
Nei pressi, una bella e comoda passeggiata porta al Lago delle Fate, circondato anch’esso da cime…incantate.

Un’altra valle alpina molto suggestiva è quella del Chisone, oltre Pinerolo ma ancora in Provincia di Torino. La località più singolare è Fenestrelle, dove si trova un Forte costruito in un periodo di 122 anni, che è una vera e propria città e somiglia (in piccolo…) alla Grande Muraglia cinese

Da Fenestrelle si prosegue verso il Sestriere, che mi è parsa solo una base per sciare. Superato il confine, si arriva alla località francese di Briançon, una minuta ma poderosa città fortificata, dai begli edifici e piacevolissima da percorrere.

agb
«verso la luce –l’ultimo tuo movimento;
un giubilo di conoscenza
–l’ultimo tuo accento»
(Nietzsche)
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