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Biuso
Amministratore

Città: Catania/Milano


2900 Messaggi

Inserito il - 02/05/2006 : 17:05:41  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Biuso Invia a Biuso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



Due fratelli. Michael è un biologo molecolare che paventa ogni contatto fisico e che progetta una forma di procreazione asessuata. Bruno è tormentato dal sesso. Entrambi abbandonati da una madre hippie e con delle vite diverse ma in ogni caso solitarie, hanno comunque la fortuna di trovare due donne che li amano: Annabelle, che conosce Michael sin da quando erano bambini, e Christiane, incontrata da Bruno in un campo di nudisti. Le due donne si ammalano e la diversa reazione dei fratelli determina i differenti destini delle loro vite.

Non ho letto il romanzo di Michel Houellebecq al quale il film di Oskar Roehler si ispira ma conoscendo lo scrittore francese per altre sue opere immagino che della sua visione del mondo gelida, grottesca e spietata sia rimasto ben poco in quest’opera tragica e sentimentale, più un melodramma che uno sguardo freddo sulla verità dell’umano, la quale «è come una particella elementare, quindi semplice e non ulteriormente scomponibile».

agb
«Nec ridere, nec lugere, neque detestari, sed intelligere»
(Spinoza)

sostieneoz
Nuovo Utente



36 Messaggi

Inserito il - 08/07/2006 : 11:31:11  Mostra Profilo Invia a sostieneoz un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
la scrittura di Houellebecq è cinica, ma soprattutto si compiace molto di se stessa.
sì, il film manca della critica spietata della società contemporanea che c'è nel romanzo, ma in fondo il risultato finale poteva essere peggiore.
Mi è piaciuta molto l'interpretazione che è stata fatta del personaggio di Bruno,l'attore aveva una faccia che rendeva l'idea.
a parte questo, non so se consiglierei la lettura del libro.
a me lo stile di Houellebecq spesso ha infastidito. volutamente eccessivo in molte parti. troppe.

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hooverine
1° Livello


Regione: Italia


83 Messaggi

Inserito il - 09/07/2006 : 18:31:44  Mostra Profilo Invia a hooverine un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
a me houellebecq piace proprio perché è eccessivo e autocompiaciuto. è il suo stile. i suoi personaggi sono stupidi, cinici, squallidi e nella competizione sociale escono sempre sconfitti. le donne, poi, muoiono tutte appena diventano sessualmente poco appetibili. consiglio, a chi sia interessato, la lettura del primo romanzo, "Estensione del dominio della lotta".

ài èm an àrtist! ài nìd mài intellèctual fridom!
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