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 Provenzano, il virtuoso
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Biuso
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2900 Messaggi

Inserito il - 12/04/2006 : 09:10:17  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Biuso Invia a Biuso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per la mia rubrica su www.girodivite.it ho scritto questo breve pezzo.
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Provenzano, il virtuoso
Una nota antropologica


Girodivite sta dedicando giustamente molto spazio all’arresto di Provenzano. Mi limiterò quindi a una nota assai sintetica.

Quest’uomo è stato catturato in una abitazione dove probabilmente ha vissuto per un periodo non breve. E possiamo pensare che anche le altre sedi della latitanza siano state simili. Perché i capimafia non si allontanano mai dal territorio che dà loro identità e potenza. Come i cani e altri animali che delimitano con l’urina lo spazio del proprio potere.

A due chilometri dal suo paese, la modesta casa di un pastore, con la ricotta appena preparata che doveva costituire il pasto del boss insieme a un poco di cicoria e di miele. Una casa arredata con mobili poveri e con l’ovile accanto. Eppure Provenzano è certamente ricchissimo. Ai mafiosi non interessano i soldi in quanto tali ma il potere esercitato per conto di una giustizia altra, in nome di una virtù radicata in una visione del mondo profonda, ancestrale.

Provenzano è un uomo totalmente dedito alla propria famiglia, moglie amatissima e figli; nei suoi messaggi si leggono spesso dei riferimenti religiosi, al momento della cattura aveva tre piccole croci addosso e in casa la Bibbia e una corona del rosario. Un uomo timorato di Dio, convinto della centralità dei legami familiari (e quindi certamente inorridito dai Pacs e dal divorzio), legato a una visione del mondo non corrotta dal sapere (non ha concluso la seconda elementare) ma genuina, spontanea, radicata negli antichi valori cristiani. Gli stessi che hanno indotto Cuffaro a consacrare la Sicilia alla Vergine Maria. Cuffaro del quale Provenzano aveva con sé i volantini elettorali.

Dovremmo cercare di entrare in qualche modo nella mentalità di queste persone e capire meglio che la continuità tra la mafia e la maggior parte del clero cattolico siciliano non ha a che fare solo con opportunismi, paure e interessi ma prima di tutto con una comune visione della società e dell’uomo. Nel mio paese c’è un prete che parla di Dell’Utri come di una persona dalla quale prendere esempio. Bernardo Provenzano è un uomo virtuoso. Anche per questo è meglio vivere al di là del bene e del male.
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agb
«Nec ridere, nec lugere, neque detestari, sed intelligere»
(Spinoza)

alice
1° Livello


Regione: Lithuania
Città: Vilnius


51 Messaggi

Inserito il - 12/04/2006 : 11:45:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di alice Invia a alice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Chissà perchè, quando ho saputo della cattura, mi sono concentrata esattamente sulla stessa cosa.

Quarantatrè anni di latitanza e stava a due chilometri dalla sua famiglia, a Corleone, in campagna,tra la stalla, il fieno e le pecore, a far la ricotta e il formaggio. Un uomo straricco e strapotente. Ai tempi di Michele Greco i giornali scrivevano che il superlatitante vivesse in una splendida villa dorata in qualche costa in Sardegna e si muovesse in elicottero. Quando la notizia giunse a lui, che invece se ne stava sul cucuzzolo della montagna, in una grotta raggiungibile attraverso una lunga trazzera che poteva percorrere solo il mulo, si stupì talmente della fantasia dei cronisti che battezzò il suo mulo 'elicottero'.

Sembra una 'contraddizione', la mentalità comune d' oggi fa coincidere il benessere con l' edonismo, con lo sperpero, col lusso. E invece questi tizi, vuoi per un fatto di consapevolezza, vuoi più semplicemente per una questione di 'cultura', non si lasciano corrompere dal fatuo, non si lasciano riempire gli occhi dai balocchi del mondo. Certo, sono anche totalmente bacati, ma questa unica 'incontaminazione' mi affascina

L' essenza della Bruttura si trova nella faccia della gente.
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