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 Il Nobel a Pinter
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Biuso
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Inserito il - 16/10/2005 : 12:54:09  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Biuso Invia a Biuso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il premio Nobel per la letteratura a Harold Pinter è uno dei più meritati degli ultimi anni. È un grande drammaturgo, erede di autori come Beckett e Ionesco. In più, ha assunto posizioni molto nette contro il governo del suo Paese e ha definito Tony Blair un "criminale di guerra" per quanto sta accadendo in Irak. Naturalmente, i media italiani si guardano bene dal dare informazioni di questo genere. Riporto quindi più sotto una dichiarazione dello scrittore inglese.

Tornando al teatro, l’ultima cosa di Pinter che ho visto è stato Old Times, “Vecchi tempi”, al teatro Verga di Catania lo scorso anno. Un testo del 1971 ambientato in una villa della campagna inglese dove due coniugi aspettano una vecchia amica di lei. L'incontro sovrappone il presente al passato, memorie comuni a ricordi inventati. I dialoghi e i silenzi si intrecciano mentre sullo sfondo scorrono le immagini di luoghi, di tempi, di sogni lontani e di percezioni presenti. Un testo davvero intrigante e recitato molto bene, soprattutto da un misurato e profondo Umberto Orsini.

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Una delle immagini più nauseanti del 2002 è quella del Primo ministro Tony Blair che si inginocchia in chiesa, il giorno di Natale, pregando per la pace sulla terra e per il bene dell'umanità. Nello stesso preciso momento Blair si preparava a partecipare e contribuire al massacro di migliaia di innocenti in Iraq. Sono dell'opinione che un atto bellico del genere non sia semplicemente tacciabile di criminalità, perversione e barbarie. Ravvedo in esso anche una forma di gioia nella distruzione. Il Potere, come spesso è stato sottolineato, è un grande afrodisiaco così come, almeno dalle apparenze, anche la morte altrui.

Gli americani si garantiscono il cosiddetto appoggio della “comunità internazionale” attraverso varie modalità di fuoco protetto, esploso a mò di intimidazione: condizionamento, corruttela, ricatto, mistificazione. La cosiddetta “comunità internazionale” si è trasformata via via in un'entità degradata, totalmente dedita a legittimare e appoggiare un'istituzione militarizzata completamente fuori controllo. Quanto all'Inghilterra, ciò che appare più deprecabile di ogni altra cosa è il fatto che essa pretenda di stare alla pari del suo grande alleato americano - quando invece viene trattata alla stregua di un cane indocilito a forza di percosse, esattamente come gli altri Paesi. Siamo umiliati, disonorati e messi in gravissimo pericolo dal comportamento servile senza riserve che il nostro governo ha adottato nei confronti degli Stati Uniti.

Questa guerra che hanno pianificato può ottenere soltanto esiti come: il collasso di quanto rimane in piedi del sistema di infrastrutture in Iraq, la morte di massa, mutilazione e malattia, un milione circa di potenziali profughi, un'incontrollabile escalation di violenza in tutto il mondo. E tuttavia continuano a mascherarla come "crociata morale", "guerra giusta", un conflitto scatenato dalle "democrazie in nome della libertà", al fine di portare "democrazia" in Iraq. Il puzzo di ipocrisia è soffocante. Questa mascherata è un bel raccontino che dovrebbe coprire l'invasione di uno Stato sovrano, l'occupazione militare dello stesso e il controllo dei giacimenti petroliferi. Noi abbiamo un compito irrinunciabile e chiaro: resistere a tutto questo.

Harold Pinter
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agb

«Vorrei togliere al mondo il suo carattere straziante»
(Nietzsche)
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