dval
Nuovo Utente
Regione: Sicilia
Prov.: Catania
Città: Catania - Milano
43 Messaggi |
Inserito il - 05/06/2005 : 19:48:51
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Poniamo che le persone siano vita, sappiamo bene che la vita non ha forma, non è incasellata, non ha un percorso univoco, mentre i personaggi non solo hanno forma, ma sono forma, sono completi, scritti, immutabili dopo il parto del creatore, indipendente dalle modifiche apportate al testo, poichè ogni modifica crea un nuovo personaggio lasciando intatto il vecchio. Accettando le sopracitate premesse viene a porsi il problema: come può la letteratura o il teatro essere mimesi, se tale deve essere, della realtà informe? E se anche dovesse divenire informe essa stessa per essere specchio o meglio rappresentazione della realtà, come potrebbero sopravvivere i personaggi?Non diverrebbero forse persone?
Modificato da - dval il 05/06/2005 19:50:27
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