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 Compagnia marionettistica Sterlino
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A.M.E.
2° Livello

Città: Catania


116 Messaggi

Inserito il - 11/03/2009 : 09:04:40  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di A.M.E. Invia a A.M.E. un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lunedì 16 Marzo 2009, Palazzo Biscari - Catania
Concerto fuori abbonamento n. 1083, ore 19,15
Decimo concerto n. 1084, ore 21,15

Posti limitati. Si consiglia la prenotazione

COMPAGNIA MARIONETTISTICA STERLINO

'U Spavintapàssari
da un racconto di Nino De Vita


Alessandro Mazzeo regia, sceneggiatura, scenografia, ideazione e realizzazione marionette
Biagio Guerrera co-regia, voce recitante, video
Stefano Zorzanello sound design, flauto, sassofono ed elettronica
Alessandra Toscano pianoforte
Giuseppe Costantino violino
Aldo Kappadona video in animazione
Chiara Crifò e Loredana Di Pietro manovratrici

una fiaba i cui protagonisti sono dispettosi e divertenti uccelli che incarnano le debolezze, le paure e le piccole vanità degli uomini

"Sterlino" è il nome di una marionetta costruita nella secondà metà del XIX secolo dal bisnonno di Alessandro Mazzeo, che aveva tentato la carriera del puparo. Alessandro ha ripreso le passioni del suo antenato realizzando raffinatissimi personaggi attraverso il recupero di carta, plastica, fili di ferro, legno, scampoli di stoffa. È particolarmente affascinato dall'accostamento di materiali poveri ad altri più preziosi come i tessuti damascati. Il lavoro di Alessandro è affiancato da Biagio Guerrera, poeta, attore e regista, Aldo Kappadona, scenografo ed esperto di video d'animazione, oltre che da musicisti di ampia esperienza: Alessandra Toscano, pianista, docente, esperta nei settori pedagogici della musica; Stefano Zorzanello, flautista, docente, musicologo e compositore; Giuseppe Costantino, violinista e professore d'orchestra al teatro Vincenzo Bellini di Catania.

'U spavintapàssari
Come tutti i racconti devitiani, 'U spavintapàssari è una favola che assume un significato profondamente perturbante: lo spaventapasseri, che un fattore stanco delle continue ruberie da parte degli uccelli, ha improvvisato in bella mostra nel suo appezzamento di terra, viene aggredito da una miriade di volatili che, dapprima attoniti alla vista del fantoccio, impareranno presto a riconoscerlo e, richiamandosi tra loro, daranno luogo a un sempre più incalzante saccheggio. Così, in un andirivieni sempre più fibrillante di passeri, upupe, piccioni, tortore, tordi, fringuelli, lo spaventapasseri - imboccato da un merlo impietosito - prenderà vita improvvisamente e animandosi, si ribellerà al suo stesso padrone. Un piccolo incubo ribalta la realtà e ci permette di scrutare il mondo irrazionale degli animali parlanti e dell'uomo defraudato di ogni suo potere. Animali parlanti e uomini, tutti insieme dentro la natura, sono posti sullo stesso livello. Alla pìetas del poeta, alla sua intimità più rarefatta si affianca la precisione analitica dell'osservatore. Allo sguardo stupito, al candore fanciullesco con cui scopre il mondo che lo circonda, si affianca la riflessione puntuale di una coscienza che riconosce nei valori di quel suo mondo, dei valori universali. La sua tensione verso la ricerca, porta De Vita a fare uso di un dialetto antico e originale al tempo stesso, di una lingua ancestrale, stratificata che se da un lato soddisfa un suo bisogno, assume la valenza di un invito alla contemplazione, alla lentezza, alla riappacificazione con l'esperienza di cui Nino De Vita è testimone.

Nino De Vita è riconosciuto, non solo in Italia, come una delle voci poetiche maggiori della letteratura dialettale contemporanea, ha vinto numerosi premi, tra cui, il Premio Alberto Moravia; il Premio Mondello e il Premio Napoli. Le sue opere sono state tradotte in numerose lingue e in Italia sono pubblicate dalle Edizioni Mesogea.


Musiche tratte da:


Dmitrij Sostakovic
Albunstucke per violino e pianoforte

Béla Bartók
Danze Rumene¹

Gabriel Fauré
Fantasie op. 79
Sicilienne

Stefano Zorzanello
Tlio per tre strumenti
Ttirichitolla per tre strumenti
Virmuzza nturciuniati per tre strumenti

Dmitri Borisovich Kabalevsky
Pagliacci (dall'Op.39)

Avò² Ninna nanna tradizionale, cantata da Giuseppina di Pietro


¹ trascrizione Zoltan Szekely
² brano raccolto da Antonino Uccello, 01.07.1960 Noto (Siracusa)


Associazione Musicale Etnea
95131 Catania - Via Museo Biscari, 10
Tel. 39 095 321252 - fax 39 095 320424
http://www.ame.ct.it
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