Biuso
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Inserito il - 29/05/2008 : 15:52:13
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Marco Tullio Giordana Sangue pazzo Italia/Francia, 2008 Con: Luca Zingaretti (Osvaldo Valenti), Monica Bellucci (Luisa Ferida), Alessio Boni (Golfiero Goffredo/Taylor), Maurizio Donadoni (Vero Marozin), Luigi Diberti (Cardi), Tresy Taddei (Irene), Giovanni Visentin (Sturla)
Osvaldo Valenti e Luisa Ferida furono due tra gli attori-divi più celebri del Ventennio. Valenti conduceva una vita da libertino cocainomane ed era un vero istrione, sia dentro i film che fuori. Lontano da ogni fede politica, si arruolò alla fine nella X MAS e venne accusato di partecipare ai rastrellamenti di antifascisti e oppositori. Nell'aprile del 1945 si consegnò con la moglie ai partigiani, respingendo ogni accusa di tipo politico-criminale. Nonostante questo, venne fucilato insieme alla compagna.
Valenti aveva sempre desiderato girare un film dal titolo "Sangue pazzo", un'espressione siciliana che indica ribellismo e anticonformismo. Nell'Italia dei telefoni bianchi e delle avventure esotiche questo era impossibile. Marco Tullio Giordana sembra rendere omaggio alle contraddizioni dell'attore, alle complicità e alle difficoltà dei suoi rapporti con il potere e con il pubblico. Delle due ore e mezza di durata, la prima è una assai banale fiction. Poi il film riesce ad acquisire ritmo e drammaticità, sostenuto da uno Zingaretti bravo a rendere le perversioni e l'ingenuità del personaggio. Il montaggio a incastro coniuga l'inizio e la fine nel segno di una pellicola trascinata per le vie della Milano distrutta. Gli inserti da filmati dell'epoca restituiscono la tragedia dell'8 settembre e gli orrori perpetrati durante la guerra civile, dentro la quale ebbero spazio -inevitabilmente- criminali comuni, sadici senza freni (come i torturatori della banda Koch), vendette personali e giustizia sommaria.
agb ««Per lætitiam...intelligam passionem qua mens ad majorem perfectionem transit» (Spinoza, Ethica, III, XI, Scholium)
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