Rusty il Selvaggio
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Inserito il - 05/01/2008 : 16:51:55
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"Un uomo porta in braccio la madre morente in aperta campagna,la riconduce a casa,esce. Al ritorno,la trova morta nel sonno."
Morandini 2006 -------------------------------------------- Mio personale commento
In quest'opera ogni inquadratura,ogni immagine è dipinta,ogni suono è melodia, ogni dialogo è poesia,una totalità armonicamente divina, come la natura dipinta in una "sacra creazione",una dimensione atemporale,un tempo"sacro",un'opera che avvolge l'esistenza del tutto nell'eterna domanda eternamente presente:
Perchè la morte di ciò che più amiamo? (si sente l'influenza del maestro Tarkovskij) Dio,mio Dio,abbi pietà di questo corpo, della sua voce,del suo sguardo,di tutto ciò che per me ha un senso e dona un senso alla tua armonica creazione,perchè la "morte"?
La cacciata dall' Eden, da quella casa immersa nel divino,un "Paradiso perduto" , morte e perdizione,morte e cammino,un sentiero che è il "tempo",tempo di dolore e bufera,la natura diventa ostile all'angelo ribelle, comincia la lotta tra l'uomo e la natura. Fischia il treno che brucia ogni cosa anche l'eternità...
Fuori dal sentiero
Fermiamoci qui ed io dormirò
Tra questi immensi alberi
Veglianti sul mio corpo
Che lento s' abbandona
Al canto delle foglie
Al soffio e alle carezze
D' un vento che m' abbraccia
Come una dolce madre.
Mika
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