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domenica 24 novembre 2024 ore 23:36:47
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 Aleksandr Sokurov "Madre e figlio"
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Rusty il Selvaggio
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Inserito il - 05/01/2008 : 16:51:55  Mostra Profilo Invia a Rusty il Selvaggio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
"Un uomo porta in braccio la madre morente in aperta campagna,la riconduce a casa,esce.
Al ritorno,la trova morta nel sonno."

Morandini 2006
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Mio personale commento

In quest'opera ogni inquadratura,ogni immagine è dipinta,ogni suono è melodia,
ogni dialogo è poesia,una totalità armonicamente divina, come la natura dipinta
in una "sacra creazione",una dimensione atemporale,un tempo"sacro",un'opera che avvolge l'esistenza del tutto nell'eterna domanda eternamente presente:

Perchè la morte di ciò che più amiamo?
(si sente l'influenza del maestro Tarkovskij)
Dio,mio Dio,abbi pietà di questo corpo, della sua voce,del suo sguardo,di tutto ciò che per me ha un senso e dona un senso alla tua armonica creazione,perchè la "morte"?

La cacciata dall' Eden, da quella casa immersa nel divino,un "Paradiso perduto" , morte e perdizione,morte e cammino,un sentiero che è il "tempo",tempo di dolore e bufera,la natura diventa ostile all'angelo ribelle, comincia la lotta tra l'uomo e la natura.
Fischia il treno che brucia ogni cosa
anche l'eternità...

Fuori dal sentiero



Fermiamoci qui ed io dormirò

Tra questi immensi alberi

Veglianti sul mio corpo

Che lento s' abbandona

Al canto delle foglie

Al soffio e alle carezze

D' un vento che m' abbraccia

Come una dolce madre.




Mika

Rusty il Selvaggio
Nuovo Utente



3 Messaggi

Inserito il - 05/01/2008 : 17:07:57  Mostra Profilo Invia a Rusty il Selvaggio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Un continuo svelamento dato dalla riflessione
una nuova luce illumina il cammino

L'assenza del Padre

"padre perchè mi hai abbandonato?"

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