...::: IL REZZONICO-CYBERSOFIA :::...

...::: IL REZZONICO-CYBERSOFIA :::...
[ Home | Registrati | Discussioni Attive | Discussioni Recenti | Segnalibro | Msg privati | Sondaggi Attivi | Utenti | Download | Cerca | FAQ ]
sabato 23 novembre 2024 ore 10:01:13
 Tutti i Forum
 Cybersofia
 Musica
 L'uomo, la donna, la forma della guerra

Nota: Devi essere registrato per poter inserire un messaggio.
Per registrarti, clicca qui. La Registrazione è semplice e gratuita!

Larghezza finestra:
Nome Utente:
Password:
Modo:
Formato: GrassettoCorsivoSottolineatoBarrato Aggiungi Spoiler Allinea a  SinistraCentraAllinea a Destra Riga Orizzontale Inserisci linkInserisci EmailInserisci FlashInserisci Immagine Inserisci CodiceInserisci CitazioneInserisci Lista
   
Icona Messaggio:              
             
Messaggio:

  * Il codice HTML è OFF
* Il Codice Forum è ON

Faccine
Felice [:)] Davvero Felice [:D] Caldo [8D] Imbarazzato [:I]
Goloso [:P] Diavoletto [):] Occhiolino [;)] Clown [:o)]
Occhio Nero [B)] Palla Otto [8] Infelice [:(] Compiaciuto [8)]
Scioccato [:0] Arrabbiato [:(!] Morto [xx(] Assonnato [|)]
Bacio [:X] Approvazione [^] Disapprovazione [V] Domanda [?]
Seleziona altre faccine

   Allega file
  Clicca qui per inserire la tua firma nel messaggio.
Clicca qui per sottoscrivere questa Discussione.
   

V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Biuso Inserito il - 15/12/2006 : 09:58:16
Teatro Strehler - Milano
QUARTETT
di Heiner Müller
Regia, scene, luci di Robert Wilson
Musica originale di Michael Galasso
Con Isabelle Huppert, Ariel Garcia Valdès




De Les Liaisons dangereuses di Choderlos de Laclos rimane –come distillata- la pura ferocia. Prigionieri delle memorie e dei desideri, il Visconte di Valmont e la marchesa di Merteuil se ne liberano nel gesto grafico. Perché tutto negli spettacoli di Robert Wilson è immagine/azione: ogni particolare delle scene -essenziali, geometriche ma come dilatate all’infinito; ogni nota che risuona fra le parole e dentro le voci degli attori, diventati anch’essi strumenti musicali; ogni posa statica e ogni più piccolo movimento dei cinque soggetti che occupano lo spazio del teatro e del testo. Si muovono a scatti ma con una fluidità inedita, spesso danzano arie e ballano rock, parlano –o, per meglio dire, cantano- modulando dal sussurrato al ruggito leonino che trasforma i corpi elegantissimi di Isabelle Huppert e Ariel Garcia Valdès nelle forme ancestrali dell’animalità che ancora siamo e sempre rimarremo; si guardano di continuo in specchi invisibili, come narcisi che annegano senza posa nel Sé. E su tutto si stagliano le luci nette e cangianti, dal viola-tenebra al rosso-shining, dal blu notturno al bianco abbagliante.

Non semplice «prosa» ma Gesamtkunstwerk, l’opera d’arte totale che fu il teatro greco e che era ancora il sogno di Wagner. Se ne esce impregnati di luce e purificati da una catarsi dell’anima. Quartett è qualcosa che punta al nucleo della natura umana, alle sue incandescenti e gelide passioni. L’«amore -nei suoi mezzi la guerra, nel suo fondo l'odio mortale fra i sessi» (Nietzsche), diventa forma nello spazio. Stupefacente.

agb
«Il tempo sembra essere presente in ogni cosa, sulla terra e nel mare e nel cielo»
(Aristotele)

...::: IL REZZONICO-CYBERSOFIA :::... © 2004-2021 A.G.Biuso Torna all'inizio della Pagina
Questa pagina è stata generata in 0,07 secondi Herniasurgery.it | SuperDeeJay.Net | Snitz Forums 2000