V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Cateno |
Inserito il - 20/10/2006 : 16:44:09 Chi mi conosce o ha letto quanto ho scritto diverse volte a proposito della religione forse rimarrà stupefatto nel sapere che ADORO la musica sacra. E' il tipo di musica che prediligo su tutti; la trovo esaltante, aulica, celestiale. Scrissi già (esattamente il 27 gennaio di quest'anno) delle lacrime che ho versato ascoltando il Requiem di Mozart; ma come restare indifferenti udendo lo Stabat Mater di Pergolesi o quello di Vivaldi? Ed a proposito di quest'ultimo, come non avere scintillanti visioni dorate della sacralità della musica e del cosmo ascoltando il suo Gloria RV 589? Oppure l'infinito e matematico Bach: sentendo la Passione secondo Matteo (una cui Aria è da colonna sonora nell'omonimo film di Pasolini) si avverte la sofferenza, l'umanità e la divinità sintetizzate dalla musica. Sapeste, per continuare con Bach, come salto dalla sedia e non riesco a star fermo ascoltando il glorioso Ein feste Burg ist unser Gott; la luce penetra la mia mente già solo con quell'attacco squillante di trombe lodatrici. O ancora, procedendo a ritroso, il meraviglioso Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi; salmi, invocazioni, mottetti, sonate si alternano con un uso vocale e strumentale (siamo all'inizio del XVII secolo) da fare invidia anche a molti contemporanei. Sembrerà strano che dall'elenco della musica che amo manchi Palestrina; ma ho i miei buoni motivi. Come pure se non cito Haendel e Haydn (il primo non mi piace; il secondo lo apprezzo un po' di più, ma non per la musica sacra). Ad ogni modo, siamo partiti da Mozart, che è lo spartiacque: prima di lui è una cosa, dopo sarà un'altra. (C'è chi dirà che lo spartiacuqe è Beethoven, ma io credo sia Mozart, e sono pronto ad argomentare). Ad ogni modo, ricomincio da Berlioz, giacchè anche gli altri romantici non li apprezzo per la musica sacra. V'è un Te deum di costui che a dir poco fa venire i brividi!!! Meraviglioso! Con crescendo e pieno orchestra quasi miracolosi. Potente e Romantico, si differenzia, tuttavia dall'altrettanto magnifico Te deum di Bruckner poiché quest'ultimo è, come sempre, più mistico, meno "passionale" anche se parimenti infuocato. Per Bruckner, a dir la verità, il discorso è diverso poiché tutta la sua opera è pervasa da una marcata vena mistico-religiosa; ad esempio, se ascoltate la sua Sinfonia n° 4 non vi rimarrà altro da fare che chiudere gli occhi, rimanere in assoluto silenzio e farvi trasportare da quest'opera così ispirata in un cosmo mistico-naturalistico. Infine, per quel che mi riguarda, giungiamo a Paul Hindemith ed alla Sinfonia "Mathis der Maler" ispirata nei suoi tre movimenti ad altrettanti dipinti con soggetto religioso del pittore rinascimantale Matthias Gruenewald. Qui, in una musica, "fredda", che rigetta ogni romanticismo, riuscirete a gustare una visione razionale, se volete, ma non perciò poco coinvolgente; insomma avrete una Nobilissima visione, come recita il titolo di un'altra opera di Hindemith ispirata alla vita di Francesco d'Assisi. Non di meno potrei citare opere che non apprtengono strettamente alla categoria della "musica sacra", ma che col sacro hanno comunque a che fare; ad esempio il Totentanz di Listz, le varie opere ispirate dalla leggenda (o sarebbe più corretto dire "mito"?) di Faust, o ancora quelle che in qualche modo si legano al Dies irae o a qualche rito pagano, come La sagra della primavera di Stravinskij. Tuttavia, questa veloce e breve carrellata era mirata solo a parlare un po' di quella musica che ancora ha la forza o forse la sfrontatezza di parlarci del divino o del sacro. E non importa quale esso sia; non importa, per il mio discorso, nemmeno se le opere citate facciano capo alla religione cristiana o meno. Queste opere parlano innanzi tutto della sacralità che è insita in noi, perché, che lo vogliamo o meno, facciamo parte indissolubilmente del sacro cosmo. La musica sacra scatena una potenza immane; è uno specchio sul quale possiamo cogliere la nostra immagine perfetta perché armonica e geometrica; è una scintilla che, assieme ad altre, rischiara la notte dell'esistenza.
P.s. Dimenticavo! Qualcuno di voi ha mai sentito parlare di Marco Frisina? E' un compositore contemporaneo (mi pare che sia un vescovo o comunque un prelato, non ricordo bene). Ho sentito un paio di volte, in due diversi concerti, un suo Magnificat. Mi son venuti i brividi! Se c'è qualche appassionato che può darmi notizie mi faccia sapere!
Finché non lo fai tuo,/ questo "muori e diventa",/ non sei che uno straniero ottenebrato/ sopra la terra scura. (J. W. Goethe) |
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