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Biuso |
Inserito il - 31/03/2007 : 23:59:53 ABEL FERRARA IL CATTIVO TENENTE (Bad Lieutenant) con Harvey Keitel, V. Argo, Z. Lund USA 1992
Ho rivisto questo film, questa lezione di cinema e di morale. Che racconta di un uomo davvero bad. Corrotto, cocainomane, scommettitore, lussurioso. Che si muove in una città lurida e sporca. Il suo itinerario verso il male diventa progressivamente più sordido e veloce, scandito da due forze contrapposte. Una è il bene, rappresentato da una giovane suora brutalmente violentata in una chiesa ma che ha perdonato i suoi aggressori, cosa per il tenente incomprensibile. L'altra è il male, simboleggiato dall'accanimento con cui scommette migliaia di dollari su una finale di baseball la cui cronaca fa da leitmotiv all'intero film e che ne segnerà la fine.
Un mondo svuotato, una ferocia senza direzione, l’oscillare tra perdizione e redenzione, altari, santini, prime comunioni…tutto immerso in un pessimismo antropologico davvero radicale. La narrazione risulta tanto più efficace in quanto nulla concede allo spettacolo. È un film freddo e appassionato, duro e coraggioso. Sostenuto dalla splendida recitazione di Harvey Keitel, che è sempre in scena e che incarna un personaggio totale, rendendolo del tutto credibile. Mentre il film procede, la macchina da presa comincia impercettibilmente a vagare, a tremolare, a inventare deliri e allucinazioni, quasi proiezione della psiche del protagonista. Una vera e propria discesa nell'inferno dell'abiezione umana, di rado espressa con tanta spietatezza, con lucidità e con un disperato bisogno di salvezza.
agb «Per realitatem et perfectionem idem intelligo» (Spinoza, Ethica, parte seconda, VI definizione) |
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