V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
digiu |
Inserito il - 06/03/2006 : 15:26:53 La guerra di Mario, di Antonio Capuano
Strappato al degradato quartiere di Ponticelli, alla periferia orientale di Napoli, Mario, nove anni, viene affidato temporaneamente ad una coppia convivente nell'attesa che il tribunale e i tutori riesaminino le pratiche dell'affidamento. Naturalmente il trapianto nel Vomero sarà per Mario e per Giulia (la madre non biologica) un terreno di aspro confronto: una guerra che comunque vadano le cose, nessuno potrà vincere.
I due volti, profondamente diversi, della città di Napoli (Ponticelli/Vomero) si specchiano nelle figure di queste due madri (Nunzia interpretata da Rosaria De Cicco e Giulia dalla splendida Valeria Golino) e nei loro egoismi. L'una prostituta tossicodipendente con sei figli a carico, incline ad approfittare dell'amicizia e della situazione per trarne immediati guadagni, l'altra insegnante d'arte all'università Federico II determinata a fare i conti con l'opacità di una vita senza rischi e pronta ad innamorarsi - per il suo carattere liberale - dell'anticonformismo intemperante di Mario. La sceneggiatura presenta molti passaggi notevoli ed oltre a misurarsi senza sbavature con un caso drammatico in cui sarebbe facile offrire risposte e dispensare etichette, riesce nell'ardua impresa di sfuggire alla parabola morale. Infatti sono proprio la sobrietà e la misura con le quali Capuano sa raccontarci la realtà a fare de La Guerra di Mario un film maturo, capace insieme di entrare nelle mille sfaccettature dell'umano mostrandocene al contempo l'impenetrabilità. E così, inaccessibile, si rivelerà anche il cuore di Mario per coloro che gli stanno intorno.
digiu.
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sostieneoz |
Inserito il - 02/06/2007 : 19:37:51 è già il secondo film di Capuano che ho visto, ma anche questo non mi ha convinto. alla fine viene da chiedersi..."eh, e quindi?". a parte che la storia di Mario a lungo stufa, perde vigore, e il personaggio interpretato dalla Golino diventa sempre meno credibile. a dir la verità mi ha deluso.
----------- come quando fuori pioveva |
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