V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Biuso |
Inserito il - 20/01/2005 : 14:05:15 Lo spettacolo è magnifico. Le scene delle battaglie sono intense e plausibili. La recitazione in media molto buona con un inconsueto Hopkins che nel ruolo del Faraone ellenistico Tolomeo apre e chiude il film raccontandolo per intero. Della Grecia le tracce più evidenti sono l’insegnamento di Aristotele verso il giovane Alessandro e l’anfiteatro nel quale viene ucciso Filippo II. Per il resto, e giustamente, dominano la selvatichezza della Macedonia e l’esotica grandiosità di Babilonia, del Caucaso, dell’India. Il merito del film sta quindi nel tentare di restituire la dimensione arcaica del mito di Megalexandros, nel quale sembrano davvero confluire natura, storia, divinità. Molto belle le danze, i riti, la fisicità –anche omosessuale- che intesse questo film piacevole e intelligente.
agb Sono figlio della Terra e del Cielo stellato (Lamina orfica di Hipponion)
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1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Cateno |
Inserito il - 12/02/2005 : 09:59:31 Concordo con il prof. Vi sono scene memorabili da cui trapela la solitudine degli uomini-eroi e l'impossibilità dello scontro col destino. Alexandros solo sui monti innevati dell'Asia, Alexandros e Bucefalo che piccoli ma grandisoi si scagliono contro l'imponenza dell'elefante, la volgio di infinito, la brama di conquista che cela l'insoddifasione perenne (si dice che Alexandros volesse conquistare la Luna)che poco o nulla ha a che fare con il possedere un territorio in più. Certo, a volte Alexander (utilizzo adesso apposta il nome americano), pareva un antenato di Bush con il suo intento di portare la libertà ai popoli... Il film nel complesso mi è piaciuto molto. Consiglio a tutti di leggere "Alexandros" nei "Poemi conviviali" di Pascoli.
L'esistenza è un episodio del nulla (Schopenhauer) |
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