V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Biuso |
Inserito il - 23/12/2004 : 17:55:28 Tae-suk lascia volantini sui portoni ed entra nelle case di chi non li ritira. Non ruba nulla, anzi nei giorni in cui vi abita ripara gli oggetti guasti, lava la biancheria sporca, lascia tutto in ordine. In una delle sue visite, non si accorge che in casa c’è Sun-hwa, una bella donna con un marito violento. I due cominciano a vivere insieme peregrinando di abitazione in abitazione, finché la polizia non arresta il ragazzo. Quando Tae esce dal carcere –rilasciato? evaso?- la sua presenza è diventata impalpabile ma sempre fortissima.
Il film del coreano Kim Ki-duk comincia nella cronaca e si conclude nella filosofia zen. Il silenzio lascia spazio alle immagini e ai volti, rivelando uno dei segreti del cinema: il rigore della pura forma.
agb Sono figlio della Terra e del Cielo stellato (Lamina orfica di Hipponion)
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1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
sostieneoz |
Inserito il - 08/05/2007 : 10:37:50 quanti bei ricordi, quella sera di gennaio,al cinema. il migliore kim ki-duk
----------- come quando fuori pioveva |
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