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 Gomorra

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Biuso Inserito il - 10/06/2008 : 12:40:07
Matteo Garrone
Gomorra
Italia, 2007
Con Toni Servillo, (Franco), Gianfelice Imparato (Don Ciro), Salvatore Cantalupo (Pasquale), Maria Nazionale (Maria), Gigio Morra (Iavarone), Salvatore Abruzzese (Totò), Marco Macor (Marco), Ciro Petrone (Ciro), Carmine Paternoster (Roberto)





Storie. Un distributore di quote per i familiari dei carcerati. Un sarto che decide di lavorare anche per i cinesi, e non solo per gli sfruttatori italiani. Un imprenditore dei rifiuti che avvelena la terra. Due balordi che cercano di mettersi in proprio. Un ragazzino preso dentro la guerra, «amico o nemico». Tutto avviene tra gli edifici-formicaio di Scampia e le cave di Marcianise. Dentro architetture che da sé sole appaiono criminogene, dentro famiglie per le quali «i soldi so' la cosa più importante», dentro spazi angusti e cuori di tenebra. Tra le scene epiche e oniriche che intessono il film, due si stagliano: la danza dei camion guidati dai bambini; i colpi sparati da Totò e Marco sulla riva del mare. Vicende miserabili diventano poesia.

Gomorra racconta l'humus dal quale germina il grande crimine internazionale riassunto nelle didascalie che chiudono il film. Ed è come film -non solo e non tanto come documento- che è magnifico. Ha avuto ragione un amico -Dario Sammartino- che mi ha scritto: «Gomorra ti piacerà perché descrive i personaggi sotto l'aspetto antropologico e non sociologico. Lo sguardo della macchina da presa è indagatore come quello dell'entomologo: non dà giudizi ma neanche speranze. Gli interpreti sono straordinari, ma perché rappresentano se stessi. Nel complesso, penso che un film di tale forza mancava in Italia».


agb
««Per lætitiam...intelligam passionem qua mens ad majorem perfectionem transit»
(Spinoza, Ethica, III, XI, Scholium)

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