V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Biuso |
Inserito il - 02/08/2004 : 22:05:57 Un settimanale purtroppo di proprietà di S.B. (e si vede...) offre in dvd il film di Christopher Nolan del 2002. Dopo il capolavoro che è stato Memento, Nolan costruisce un thriller assai più tradizionale ma sempre avvincente. Il detective Dormer (Al Pacino) viene spedito in Alaska a indagare sull’omicidio di una studentessa. Lo accompagna un collega con il quale il rapporto è assai tormentato. È lo stesso assassino (Robin Williams) a contattarlo, sicuro di sé perché è l’unico a conoscere un segreto di Dormer e perché sa che è impossibile per un nuovo venuto dormire nella troppo illuminata estate dell’Alaska. Nonostante ambiguità, sensi di colpa e assoluta mancanza di sonno, il caso –in qualche modo- viene risolto.
Sembra, ed è, un film d’azione ma con un inconsueto (per il genere) scavo interiore. Bellissimi i paesaggi e ottimo Al Pacino nell’interpretare gli sguardi e il fare di un uomo che non dorme da cinque giorni… Se qualcuno avesse visto il film nelle sale a suo tempo, mi piacerebbe sapere che cosa ne pensa.
agb verso la luce -l'ultimo tuo movimento un giubilo di conoscenza -l'ultimo tuo accento (Nietzsche) |
8 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
sara |
Inserito il - 09/08/2004 : 01:08:22 Sto mandando due risposte consecutive. Non so se si puo'. Chiedo scusa. E' che mi sono scordata di dire che ho visto "The Company" come un documentario nonostante le critiche che sono state fatte a questo riguardo dalle compagnie di ballo professioniste.Io non potevo saperlo quando l'ho visto,non so a chi dare ragione,in ogni caso quella e' stata la mia prima impressione all'uscita dal cinema.
Su Eastwood.......che dire......."in modo quanto piu' possibile".....io credo che si possa analizzare una cosa in maniera del tutto distaccata fino a un certo punto,non so neanche se sia possibile(ho il bruttissimo vizio di essere troppo estremista spesso...chiedo venia...)!
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sara |
Inserito il - 09/08/2004 : 00:58:39 quote:
A me Gosford Park è invece piaciuto per due ragioni: - per il modo in cui un ambiente snob ed elegante, fatto di continue lotte, viene osservato attraverso lo sguardo, le parole, l’invidia e il disprezzo dei servitori; - perché è un grande affresco corale, diretto benissimo da Altman che riesce a penetrare il mondo dell’aristocrazia inglese fra le due guerre e dei suoi lacchè. Decine di attori recitano con maestria i riti di una società raffinata e feroce. La tensione e l’ironia sono perfettamente mescolate. Cinema, insomma, allo stato puro.
Questo e' giustissimo.Io ho comprato il vhs ai tempi per queste ragioni,per l'accurata descrizione dell'ambiente e dell'atmosfera aristocratica inglese,esattamente.Pero' c'era la solita questione del giallo,di scovare l'assassino,a me ha deluso il fatto di averlo scovato dopo la prima mezz'ora.Scommetto che avra' anche visto "The Company" col mio caro Malcolm McDowell(che comunque poteva evitarsi "The Barber" ).E mi ha deluso anche quello.Io non sono riuscita a vederlo come un film,come un documentario si'.E' strano questo regista,non riesco a inquadrarlo.
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Biuso |
Inserito il - 08/08/2004 : 21:54:12 quote:
In "Gosford Park " Altman,per come la vedo io,ha deluso moltissimo,
A me Gosford Park è invece piaciuto per due ragioni: - per il modo in cui un ambiente snob ed elegante, fatto di continue lotte, viene osservato attraverso lo sguardo, le parole, l’invidia e il disprezzo dei servitori; - perché è un grande affresco corale, diretto benissimo da Altman che riesce a penetrare il mondo dell’aristocrazia inglese fra le due guerre e dei suoi lacchè. Decine di attori recitano con maestria i riti di una società raffinata e feroce. La tensione e l’ironia sono perfettamente mescolate. Cinema, insomma, allo stato puro.
quote:
...non sono d'accordo,perche' secco e distaccato?
Perché Eastwood ha lo sguardo di un entomologo che osserva il formicaio umano in modo quanto più possibile oggettivo, proprio per capire le motivazioni del male e quindi descriverne più efficacemente le espressioni.
quote:
...di questa frase il simbolo chiave del film e' il Robbins.
Sì, è lui il vero protagonista.
agb ...se segui la mia mente abbandoni facilmente le antiche gelosie; ma non ti accorgi che è solo la paura che infine uccide i sentimenti... (Battisti - Mogol) |
sara |
Inserito il - 06/08/2004 : 19:57:27 quote:
Le ali della libertà è un ottimo film del genere carcerario; regge il confronto con L'uomo di Alcatraz e Fuga da Alcatraz(non si tratta di un sequel...).
Questi ultimi due non li conosco,male,male...provvedero'!
quote: Ho apprezzato soprattutto l’elogio della tenacia e il controllo del tempo.
...esattamente,e i colpi di scena finali come per esempio le scarpe lucidate a perfezione nella cassetta di sicurezza contribuiscono a rendere il film ancora piu' emozionante!
quote: (basta guardare la programmazione di Mediaset, imitata dalla Rai…).
...continuano a perseverare non c'e' niente da fare!
quote: Clooney narra la vicenda di questo tipo singolare e lo fa con eleganza formale, con sufficiente rigore nel ricostruire ambienti e contesti del secolo scorso, con la necessaria ironia ma soprattutto con una notevole capacità di penetrare nell’interiorità del protagonista.
E qui aggiungerei sempre che a parer mio e' anche l'originalita' della fine di un film di questo tipo a renderlo migliore(ci sono colpi di scena e colpi di scena,bisogna trovare un bravo regista perche' si possa giudicare valido un film.In "Gosford Park " Altman,per come la vedo io,ha deluso moltissimo,cosi' e' stato anche per Gothika,un film orribile con Penelope Cruz e Halle Barry che non consiglierei a nessuno.Questo ovviamente e' un discorso a parte,per Confessioni gia' sappiamo che si tratta di una storia vera quindi l'originalita' del regista va' bene ma fino a un certo punto(un film tratto da una storia vera che ritengo favoloso e' "City of God"(ma ora cerca di moderarti e non mischiare tutto presa dall'esaltazione Sara!)
quote: «Ho in mente un programma con tre anziani che ricordano la loro vita. Vince chi non si fa saltare le cervella. Il premio è un frigorifero»
Questa frase mi e' rimasta in testa per giorni!
quote: Eastwood descrive in modo secco e quasi distaccato
...non sono d'accordo,perche' secco e distaccato?
quote: un’umanità chiusa nel proprio dolore e per questo del dolore moltiplicatrice.
...di questa frase il simbolo chiave del film e' il Robbins.
quote: Vedo, cara Sara, che spesso apprezziamo le stesse opere.
Vedo anch'io:)!A questo proposito(quando saro' in grado perche' ancora non sono capace)vorrei scrivere le mie impressioni personali su "Batterfly Effect",un film giudicato dalla stragrande maggioranza della critica una fregatura ma che io invece apprezzo moltissimo.E ne chiariro' anche i motivi!
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Biuso |
Inserito il - 05/08/2004 : 20:27:16 Li ho visti tutti e tre.
Le ali della libertà è un ottimo film del genere carcerario; regge il confronto con L'uomo di Alcatraz e Fuga da Alcatraz (non si tratta di un sequel...). Ho apprezzato soprattutto l’elogio della tenacia e il controllo del tempo.
Confessioni di una mente pericolosa è piaciuto molto anche a me. Provo a riassumere -per chi non lo abbia visto- la trama di questo film davvero divertente. Si tratta della biografia di un personaggio realmente esistito: Chuck Barris, il quale dagli anni Settanta è stato uno dei maggiori produttori di «programmi rimbecillenti» (come lui stesso si esprime) per la televisione americana e quindi mondiale. Pure in Italia, ad esempio, sono arrivate le sue trasmissioni-spazzatura (basta guardare la programmazione di Mediaset, imitata dalla Rai…). Nella sua autobiografia, Barris racconta di essere stato anche un killer della CIA, autore di 33 omicidi politici. Clooney narra la vicenda di questo tipo singolare e lo fa con eleganza formale, con sufficiente rigore nel ricostruire ambienti e contesti del secolo scorso, con la necessaria ironia ma soprattutto con una notevole capacità di penetrare nell’interiorità del protagonista. Un film gustoso e intelligente che si conclude con le parole tratte dal libro di Barris: «Ho in mente un programma con tre anziani che ricordano la loro vita. Vince chi non si fa saltare le cervella. Il premio è un frigorifero» (come vedete, c’è di peggio rispetto ai premi che offro io…).
Mystic River mi è sembrato il miglior film diretto da Clint Eastwood. Un’opera dura, senza lieto fine, dove il culto per la morte che segnava i magnifici western del maestro Sergio Leone diventa accettazione del pianto. Supportato da un’ottima sceneggiatura, Eastwood descrive in modo secco e quasi distaccato un’umanità chiusa nel proprio dolore e per questo del dolore moltiplicatrice.
Vedo, cara Sara, che spesso apprezziamo le stesse opere.
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sara |
Inserito il - 03/08/2004 : 23:15:28 A me invece la cosa che ha colpito di piu' di "La promessa" e' stata la sfiducia totale degli ex colleghi dell'anziano Black(Nicholson) nei confronti di un bravissimo detective giudicato incapace di risolvere un caso solo per la sua eta',considerato quale "anziano" ormai fuori gioco. Questo il motivo per cui lo preferisco ad Insomnia.
Per il resto mi piacerebbe sapere le sue impressioni(sempre a proposito di attori-registi)su "Confessioni di una mente pericolosa",con debutto alla regia George Clooney(Professore se non l'avesse visto non si faccia influenzare dal nome perche' ha fatto un ottimo lavoro,si fidi!),e su "Mystic river",diretto da Clint Eastwood con attori co-protagonisti Sean Penn,Kevin Bacon e Tim Robbins(che ne"Le ali della liberta'"ha dato il meglio di se',non so se questo lo conosce,e' un bellissimo film con Morgan Freeman!)
Detto questo e' chiaro il mio genere preferito:)!
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Biuso |
Inserito il - 03/08/2004 : 14:35:26 Sì, avevo visto al cinema La promessa e mi era parso un film raffinato, forte, senza lieto fine, un film che deve molto al racconto di Dürrenmatt da cui è tratto.
Sean Penn sembra un hollywoodiano qualsiasi e invece è un regista sensibile e mai banale. Qui dirige molto bene un cast d’eccezione, nel quale Jack Nicholson dà ancora una volta prova di essere uno dei migliori attori viventi. Soprattutto nella delicata scena della seduzione da parte di Lori –la protagonista femminile- in cui Nicholson esprime in un silenzioso sguardo una sorpresa sincera...
agb ...se segui la mia mente abbandoni facilmente le antiche gelosie; ma non ti accorgi che è proprio la paura che infine uccide i sentimenti... (Battisti - Mogol) |
sara |
Inserito il - 03/08/2004 : 00:39:27 Io l'ho visto. Anch'io ho comprato il vhs tanto m'e' piaciuto. Al Pacino ha reso perfettamente l'idea di cosa vuol dire non riuscire a dormire.Per il resto,anche se ci sarebbero molte altre cose da aggiungere,ho trovato piu' interessante Williams in One Hour Photo,se proprio ha deciso di cambiare ruolo,ma gli riescono bene tutti tutto sommato.
Invece penso che potrebbe apprezzare(sempre che ancora non l'abbia visto)anche "La promessa" con Jack Nicholson,di Sean Penn(a me personalmente e' piaciuto di piu'),anche questo del 2002,un thriller,parla di un agente della omicidi che,subito prima di andare in pensione,promette alla famiglia di una vittima che avrebbe trovato l'assassino,e questo pensiero lo ossessiona anche dopo il suo ritiro.Ma non svelo il resto senno' il gusto della sorpresa si perde!
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