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Biuso |
Inserito il - 22/10/2007 : 20:32:36 Tony Gilroy Michael Clayton Usa, 2006 Con: George Clooney (Michael), Tom Wilkinson (Arthur), Tilda Swinton (Karen), Sydney Pollack (Marty).
Michael Clayton è laureato in legge e lavora per un grande studio legale ma non fa l’avvocato. Di che cosa si occupa? Di “ripulire” dice lui stesso. E cioè di nascondere gli affari sporchi dello studio e dei suoi clienti. Uno dei più famosi e abili legali, invece, comincia a dare segni di “squilibrio” quando anziché difendere una multinazionale dell’agricoltura che diffonde prodotti cancerogeni passa dalla parte delle vittime. Il lavoro di Michael sarà, stavolta, molto difficile…
Sembra un film di genere –il legal thriller- ma non lo è. E in questo consiste gran parte del suo valore. Si tratta, infatti, di un’analisi dei meccanismi sia aziendali che interiori dei soggetti –e sono tanti nel nostro sistema sociale- il cui lavoro è sempre al limite tra la legalità e il crimine. Piuttosto lento per tre quarti (e anche questo è insolito per opere siffatte), dà il meglio di sé nel finale, quando si tratta di tirare le fila della vicenda. Il montaggio –con la ripetizione di alcune scene identiche in due momenti diversi- contribuisce a dare al film una struttura circolare. Numerosi i primi piani, nei quali gli interpreti mostrano tutta la loro consumata bravura; l’ultimo è dedicato a George Clooney in giro su un taxi senza meta per le strade di New York.
agb ««…e questo rimbalzo della nostra stessa tenerezza noi lo chiamiamo i sentimenti dell’altro, lo troviamo tanto più dolce di quanto fosse all’andata, perché non sappiamo che proviene da noi» (Proust) |
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