V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
hooverine |
Inserito il - 08/08/2006 : 13:44:22 mi è venuto in mente così, in un bar di firenze, mentre sfogliavo una di quelle riviste a distribuzione gratuita che altro non sono che un collage di notizie ansa e qualche culo in mostra. pare che alcuni detenuti siano rientrati in carcere poche ore dopo il rilascio. uno è addirittura andato a schiantarsi contro un muro. dico, sarà stata mica colpa dell'indulto? la stupideria della stampa (anche giornali per così dire seri si sono lasciati andare alle cazzate da quattro soldi, alle chiacchiere da bar) mi ha aiutata a giungere alla conclusione che l'indulto andrebbe applicato a tutti i reati. la paura diffusa che l'anticipazione dello scarceramento possa provocare un'impennata della ciminalità, è inconsistente. un omicida che si trova fuori tre anni prima del previsto, non ha motivazioni per tornre ad uccidere - o, d'altra parte, per non uccidere più. d'altra parte, chi è statto appena condannato a 25 anni, uscirebbe comunque tra 22 anni. a livello sociale, non fa nessuna differenza. l'indulto non è uno sconto della pena per buona condotta. è un'ammissione di clemenza, una manifestazione di dubbio sull'effettiva efficacia del sistema giudiziario. è un gesto che prescinde dal reato - in carcere non ci sono reati astratti, ma uomini (così come negli ospedali non ci sono malattie, solamente malati). l'indulto avrebbe potuto essere (ma non lo è stato) una crepa in un sistema giudiziario che fa del carcere un'arma della vendetta privata e collettiva. invece, è stato trasformato in un'arma di ricatto, in un argomento di infiniti dibattiti da salotto, in cui la dignità dell'uomo viene persa di vista ancora una volta.
ài èm an àrtist! ài nìd mài intellèctual fridom! |
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