V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
giofilo |
Inserito il - 18/05/2006 : 23:59:40
http://sifa.unige.it/4cos/picardi.pdf
Questo è il link ad un articolo divertente ed intenso di Eva Picardi. L'argomento è: cosa sarebbe successo alla filosofia del '900 senza la terribile Prima Guerra Mondiale, la vergogna del nazismo e dei campi di sterminio? Il divario tra "filosofia analitica" e "filosofia continentale" sarebbe stato lo stesso?
Alcune citazioni:
"Provate a immaginare un mondo in cui Karl Popper diventa professore di logica e di filosofia della scienza a Vienna, in cui Quine, in visita in Europa nel 1932 e il 1933, decide di fermarsi per diventare l'assistente di Gödel a Breslau, in cui Cassirer, professore di storia della filosofia ad Amburgo ha fra i suoi discepoli l'americano Nelson Goodman."
"L'atteggiamento critico di Heidegger nei confronti della scienza, del progresso e della tecnica è evidentemente agli antipodi dell'entusiasmo illuministico e dello scientismo dei positivisti logici."
"Senza l'immissione massiccia di emigranti europei la faccia della filosofia americana e di quella britannica sarebbe assai diversa da come la conosciamo. Ma la fuga di cervelli non è l'unica spiegazione di questo stato di cose. Io credo che un peso determinante l'abbia avuto il desiderio di esorcizzare- ricorrendo magari ad un'altra mitologia, quella marxista- la vergogna del fascismo, l'atrocità della guerra e l'orrore dei campi di sterminio"
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Biuso |
Inserito il - 01/06/2006 : 19:03:18 Il testo è effettivamente interessante anche se ragionare per controfattuali è sempre un po’ azzardato. Il passo che mi è sembrato più convincente è naturalmente questo:
«La critica di Heidegger si appunta sul carattere atemporale dei contenuti di pensiero, così come Husserl (e Frege) li aveva caratterizzati. Il platonismo semantico di (Frege e) Husserl ignora il fatto che questi contenuti non sono fra i tanti contenuti che potremmo scegliere in un immaginario inventario di verità eterne (quelle racchiuse nelle possibilità combinatorie di una lingua), ma sono i contenuti pensabili e pensati da esseri umani per i quali essere nel tempo è una dimensione essenziale della propria esistenza»
Ancora una volta grazie a giofilo per questa segnalazione.
agb «Nec ridere, nec lugere, neque detestari, sed intelligere» (Spinoza)
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