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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Biuso Inserito il - 14/09/2005 : 15:15:49
Varie novità sul mio sito:

- il Libro del mese è un breve ma denso testo del teologo olandese Eugen Drewermann dedicato ai rapporti fra il cristianesimo e gli animali non umani;

- gli esami di fdm del 19 settembre si svolgeranno alle 10 nell’AULA A6, quelli di ottobre, inizialmente fissati per giorno 5, saranno spostati all’8 o al 10 del mese (sarò più preciso appena possibile) perché sarò impegnato in un convegno a Cagliari;

- il sito da visitare è la rivista on-line Fuoriregistro, che ospita un articolo di Augusto Cavadi sulla Settimana filosofica 2005 che è stata dedicata al tema della Giustizia.


agb
Sono figlio della Terra e del Cielo stellato
(Lamina orfica di Hipponion)
7   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
utente non registrato Inserito il - 22/01/2006 : 12:20:21
BIUSO MI APPARI UNA PERSONA COLTA CHIEDO IL TUO AIUTO DEVO FARE UNA RELAZIONE SU:<>SONO AL PRIMO ANNO DELLA FACOLTà DI SCIENZE DEI BENI CULTURALI INDIRIZZO LETTERE E FILOSOFIA RAMO ARCHEOLOGICO...MA NN SO NEANCHE COME SI IMPOSTA UNA RELAZIONE TI CHIEDO AIUTOOOOOOO

______
yuyu86@hotmail.it
Biuso Inserito il - 19/10/2005 : 14:48:31
Da quanto so, la legge vieta il maltrattamento e stabilisce delle norme anche per gli allevamenti (molto blande, purtroppo).
NON proibisce la macellazione, se non quella clandestina. Io sarei ben contento di un divieto universale di uccisione degli altri animali ma capisce che la questione è diversa...

agb

«Vorrei togliere al mondo il suo carattere straziante»
(Nietzsche)
Biuso Inserito il - 15/10/2005 : 15:37:09
Da qualche anno è in vigore una legge che proibisce esplicitamente il maltrattamento degli animali, anche in occasioni di sagre e feste tradizionali. Quindi gli organizzatori di manifestazioni come queste sono passibili di denuncia.

Inoltro il comunicato stampa di una Associazione animalista a proposito dell’ennesima epidemia creata da…noi umani.

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INFLUENZA AVIARIA - SAPPIAMO VEDERLA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEGLI ANIMALI?

12 ottobre 2005

Influenza aviaria, grande tema del momento, panico dei consumatori che non si fidano più a mangiare la carne di pollo (perché, le altre carni, di animali allevati allo stesso modo, sono forse meno pericolose?), controlli, vaccini, fiumi di parole. «Rafforzati i controlli dei NAS», ci dicono. Sì, ma rafforzati per controllare cosa? Il rispetto di una normativa che di per sé favorisce lo svilupparsi di malattie tra gli animali e il diffondersi delle epidemie? Animali ammassati a migliaia in luoghi piccoli e insalubri, con un'alta concentrazione di virus e batteri. Animali che vivono in situazioni talmente innaturali e insostenibili che, per mantenerli in vita in una parvenza di "sanità", gli allevatori li rimpinzano costantemente di antibiotici. Facilitando così la mutazione dei virus e dei batteri. «Pronto il vaccino per proteggerci!», ci dicono. Ma proteggere chi o che cosa? Proteggere gli interessi delle aziende chimico-farmaceutiche, che faranno soldi a palate con questo nuovo business, per vaccini inutili che non risolvono il problema, e che dovranno pagare i cittadini con le proprie tasse, anche quei cittadini che gli allevamenti li vorrebbero vedere cancellati dalla faccia della Terra! Crediamo con questi palliativi, di risolvere il problema, ma la causa vera non viene nemmeno indagata, né scalfita: la pericolosità per l'umanità e per il pianeta degli allevamenti intensivi. E poi dicono dei polli che sono stupidi. Ma i polli non sono stupidi, i polli sono sfruttati, maltrattati (se anche per loro vigesse la legge valida per gli animali d'affezione, saremmo tutti in galera: allevatori e consumatori in quanto mandanti e complici), ammazzati in modo barbaro dai tanto evoluti "umani", senza possibilità di difendersi. Che dire, invece, dei "consumatori"? I quali, pur di riempirsi di carne a basso prezzo - "bianca", che "fa bene!" - accettano da un lato di essere complici di una violenza inenarrabile contro esseri senzienti che essendo "solo animali" pensano di poter disprezzare, dall'altro lato accettano di nutrirsi di un "prodotto" (prodotto dalla morte degli "stupidi polli") pieno di sostanze chimiche, che crea un impatto ambientale pauroso, sia per la quantità di risorse vegetali necessarie per produrre le corrispondenti animali (un rapporto di circa 4:1) sia per i rifiuti organici prodotti in questi mega allevamenti, che inquinano il suolo e le acque. E questo vale per tutti i prodotti animali, per ogni tipo di carne, di pesce, il latte, le uova. Ma più di tutto disgusta, in questo gran parlare di paura dell'epidemia, di disastro economico per gli allevatori, il fatto che mai, mai, si spende una parola per le centinaia di migliaia di animali che vengono massacrati, impilati l'uno sull'altro ancora vivi, fatti morire in maniera atroce. Vittime sacrificali della colpa umana di aver creato allevamenti disumani e pericolosi, non solo per gli animali prigionieri, ma per l'umanità stessa. Noi, umani evoluti e intelligenti, noi che siamo così sensibili e così al di sopra delle altre specie animali, noi, solo noi, compiamo questi massacri, solo noi non sappiamo vedere la sofferenza e l'angoscia nello sguardo di un animale che in questa pila di morti e moribondi alza la testa per cercare di salvarsi. O di chiedere aiuto. Solo noi lo consideriamo "merce" e parliamo di una "perdita economica". Vogliamo dirlo, o vogliamo continuare a tacere?
Comunicato di AgireOra
http://www.agireora.org - info@agireora.org
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Da parte mia ho inviato ai direttori dei giornali Rai la mail che trovate qui sotto e ovviamente invito chi ne condividesse il contenuto a fare altrettanto. L’ho intitolata Servizi sulla pandemia aviaria e gli indirizzi sono questi:
direttoretg2@gmail.com
grr@rai.it
tg1_direzione@rai.it
direttoreTG3@rai.it

===================
Egregi Direttori,
i vostri giornalisti stanno coprendo il caso della pandemia con servizi accurati nei quali si parla di tutte le possibili conseguenze per i cittadini, i consumatori, i produttori...ma non una parola sulle prime vittime di questo disastro e cioè i volatili, creature vive sterminate coi metodi più brutali. Un'indifferenza che a me sembra sconcertante e inaccettabile.
Se fosse possibile vedere questo caso anche con gli occhi "altri" delle sue vere vittime, credo che il vostro lavoro di giornalisti ne guadagnerebbe in completezza e sensibilità.
Grazie e cordiali saluti,
==================


agb

«Vorrei togliere al mondo il suo carattere straziante»
(Nietzsche)
Katherine Inserito il - 05/10/2005 : 22:08:29
quote:

La gente mi ride in faccia.MI dice che è la tradizione!


La gente con la scusa della tradizione(e specialmente se è di origine cristiana),e che "si è fatto sempre così,perchè cambiare?",essa non pensa più se è giusto fare tutto ciò!





Non camminare davanti a me,potrei seguirti.
Non camminare dietro di me,potrei non esserti di guida.
Cammina al mio fianco,ed insieme troveremo la via
-Camus-
Cateno Inserito il - 04/10/2005 : 11:31:38
Beh, come al solito Schopenhauer vede chiaramente il probema e la sua origine:

"Un altro errore fondamentale assolutamente inspeigabile del cristianesimo è il fatto che esso, contro natura, ha staccato l'essere umano dal mondo degli animali, al quale appartiene per essenzam dando valore esclusivamente all'uomo e considerando gli animali addirittura come cose. Il suddetto errore fondamentale è la conseguenza della creazione dal nulla, secondo la quale il creatore (capp. 1 e 9 del Genesi) consegna all'uomo affinché li domini, cioè faccia du di loro quello che vuole, tutti gli animali, come se fossero cose e senza nessuna raccomandazione di trattarli bene, come fa perfino un venditore di cani quando si separa dai suoi cuccioli; poi, nel secondo, capitolo, il creatore eleva l'uomo al posto di primo professore di zoologia, dandogli l'incarico di scegliere i nomi che essi avrebbero dovuto portare per sempre; questo, daccapo, non è che un simbolo della loro completa dipendenza dall'uomo, vale a dire della loro privazione di ogni diritto.

Un annuncio del benemerito Circolo per la protezione degli animali di Monaco, in data 27 novembre 1852, si sforza con le migliori intenzioni di citare dalla Bibbia "le prescrizioni che raccomandano la compassione per il mondo degli animali" ed elenca i seguenti brani: Proverbi di Salomone, 12, 10; Ecclesiaste, 7, 24; Salmi, 147, 9; 104, 14; Giobbe, 39, 41; Matteo, 10, 29. Ma tutto ciò non è che una pia fraus, basata sul calcolo che nessuno avrebbe cercato nella Bibbia i brani suddetti: soltanto il primo passo, assai noto, dice qualcosa che si riferisce al problema degli animali, ma l'idea vi è espressa in modo piuttosto fiacco; gli altri passi parlano, è vero, delle bestie, ma non del riguardo loro dovuto. E che cosa dice quel passo: "Il giusto ha pietà del proprio bestiame". Ha pietà! Che razza di espresione! Si ha pietà di un peccatore, di un malfattore, ma non di un innocente fedele animale che spesso procura il pane al suo padrone e non riceve che misero foraggio. Aver pietà! Non già pietà, ma giustizia si deve all'animale!"

Beh, qui c'è tutto. Per quel che mi riguarda, vi racconto una festa del mio paese che si svolge ogni anno nei primi giorni di settembre. UNa festa cattolica in onore della Madonna del Perpetuo Soccorso (chimata anche "a Madonna 'a mazza" poiché ha in mano una mazza d'argento). Ebbene, durante questa gradevole festività si svolge l'abominevole gioco della "Papera": appeso in alto con una corda sta un vaso di terracotta; un cavaliere (mitomani che non hanno i soldi per mangiare ma che hanno il cavallo come fosse un'auto sportiva) si avvicina al vaso e lo fracassa con un pugno ben assestato; se gli va male gli cade addosso dell'acqua o della segutura ed è esposto al pubblico ludibrio; se gli va bene, il vaso fracassato continiene appesi a testa in giù galline, conigli o, appunto una papera; li contiene VIVI! Il pugno li stordisce più di quanto già non faccia l'essere appesi a testa in giù. Il cavaliere se ne va contento tra gli applausi della folla. Non è finita: alla stessa corda viene appeso un drappo rosso, tutti i ragazzi, a gruppi, si ammassano sotto il drappo e sollevano qualcuno sulle spalle tentando di prendere il drappo alla corda che vien fatta saltellare.Chi tocca il drappo si aggiudica l'animale del vaso fracassato per pappasserlo.
Da due anni cerco di far cambiare la modalità dell'atroce gioco; ho insistito su diversi aspetti: non si deve torturare gli animali così ingiustificatamente, possiamo sostituire gli animali dentro i vasi con dei simboli (che so, peluche); ho pure detto che è un gioco per i morti di fame perché in passato era il signorotto del luogo ad offrire un po' di cibo ai poverelli (questo, benché probabile, l'ho inventato come ultima carta da giocare). La gente mi ride in faccia.MI dice che è la tradizione!Mah!
Un'altra amenità di questa festa è che vi è un sorteggio: chi vince può beccarsi un vitellozzo, uno struzzo o addirittura un cavallo. Per tutto il tempo della festa, quattro giorni, tali animali vengono legati ai lampioni di una piazza giorno e notte, esposti alla derisione e cattiveria di tutti, compresi i bambini che gliene combinano di tutti i colori. Quest'anno al vitello si è rotto un corno ed il sangue gli scorreva sull'occhio e formava una macabra pozza di sangue ai suoi piedi. Tutti erano alla processione davanti alla chiesa con il prete in veste di rock star che urlava Viva la Madonna e tutti che applaudivano esaltati. E il povero vitello puzzava di sangue e piangeva.Mah! E la gente mi rideva in faccia!

L'esistenza è un episodio del nulla (Schopenhauer)
Katherine Inserito il - 01/10/2005 : 22:21:26
quote:

Varie novità sul mio sito:

- il Libro del mese è un breve ma denso testo del teologo olandese Eugen Drewermann dedicato ai rapporti fra il cristianesimo e gli animali non umani;





Durante quest'estate,dopo aver letto "Noi e gli animali" di D.Morris,ho notato che durante il periodo in cui vi era la religione pagana,l'uomo aveva più rispetto verso la natura e gli animali,basti pensare all'antico Egitto,le loro divinità venivano raffigurate metà uomo e metà animale,credo che lo facessero proprio per mettere in evidenza la pari dignità ed importanza degli animali rispetto all'uomo,solo in seguito,con il Cristianesimo,tutto cambiò,anzi si cercò di mettere in risaltò la superiorità e il dominio dell'uomo sull'animale,basti ricordare un passo della Genesi,in cui Dio dice a Noè"il timore di voi e il terrore di voi sia su ogni bestia della terra...esse sono nelle vostre mani".
Poi ho notato,che il cristianesimo per diffondersi cerco di porre in cattiva luce la religione pagana,qui faccio un esempio con gli animali,ma si può notare anche in altri campi,ad esempio,il serpente nella mitologia egiziana era il simbolo dell'immortalità che con il suo mutare della pelle sembra rinascere,con il cristianesimo esso assume un significato negativo,diventail serpente maligno del Giardino dell'Eden.
Sono andata come sempre un pò oltre,ma leggendo la recensione,mi sono venute in mente queste cose...

Non camminare davanti a me,potrei seguirti.
Non camminare dietro di me,potrei non esserti di guida.
Cammina al mio fianco,ed insieme troveremo la via
-Camus-

Edited by - katherine on 01/10/2005 22:28:02
Biuso Inserito il - 20/09/2005 : 14:04:55
Gli esami di ottobre si svolgeranno lunedì 10 alle ore 10 nell'aula A6.

agb
Sono figlio della Terra e del Cielo stellato
(Lamina orfica di Hipponion)

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