V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
dval |
Inserito il - 23/07/2005 : 14:47:03 Tifone è un racconto composto da Conrad nel 1900, e uno dei suoi lavori più noti. La trama è riassumibile in poche righe: Il piroscafo Nan-Shan, inglese ma battente bandiera siamese, comandato dal capitano MacWhirr, ha il compito di portare a Fu-chau il suo carico di merci e coolies (lavoratori reclutati sulle coste della Cina ). Nella sua rotta la nave si imbatte in una terribile tempesta che metterà a dura prova equipaggio, passeggeri e nave.
Filo conduttore del racconto è il capitano MacWhirr, uomo taciturno, poco incline a voli di fantasia, legato ai fatti e alla loro contingenza tanto da essere, da taluni, preso per un ottuso; al capitano fa da contraltare il giovane primo ufficiale Jukes, sveglio e ciarliero. Nel momento cruciale a dimostrarsi vincente è il capitano che all’ostilità della natura oppone senso del dovere e razionalità, nonostante rischi egli stesso il tracollo quando, con la distruzione della saletta di comando, il suo mondo ( e in esso ravvisiamo simbolicamente il nostro mondo) con il suo ordine, viene messo in discussione. Notevole è inoltre la descrizione della tempesta che trova il suo apice nella resa delle difficoltà di comunicazione tra il capitano e il resto dell’equipaggio causa il vento, questo episodio si erge anch’esso a simbolo, simbolo dell’incomunicabilità o meglio della solo parziale capacità di comunicazione e comprensione tra gli uomini. Piccola nota a margine: pecca apparente in questo lavoro è forse la figura del capitano MacWhirr, inizialmente eccessivamente tipizzata, ma il nodo viene risolto a fine racconto. Personalmente ho apprezzato molto questo racconto nonostante non raggiunga il perfetto equilibrio narrativo de “La follia di Almayer” o “La linea d’ombra”, ma tale difetto credo sia figlio della formula racconto che non permise a Conrad di dispiegarne a pieno le potenzialità.
Quis custodiet ipsos custodes? (Giovenale)
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