V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Biuso |
Inserito il - 02/05/2005 : 15:22:54 Negli spazi del Palazzo Reale di Milano si dispiega una mostra -Annicinquanta. La nascita della creatività italiana- che è un viaggio in un decennio cruciale di trasformazioni della gente, della cultura, delle città. Dalle sette sezioni che la compongono –costume e società, architettura, design e grafica, cinema e televisione, moda, fotografia, arte- gli anni Cinquanta emergono come una vera e propria incubatrice dell’Italia contemporanea, con la sua estrema vivacità e creatività ma anche con la sempre più marcata dipendenza dall'american way of life. In ogni caso, l’impressione è quella di una Nazione che non ha ancora abbandonato il legame con le proprie radici anche quando sta inventando o recependo il nuovo. Un equilibrio che i decenni successivi perderanno a favore di una modernizzazione contraddittoria in cui già Pasolini vedeva lo smarrirsi dell’identità profonda dell’Italia.
E quindi…la Lambretta, il grattacielo Pirelli, i film di Totò e di Matarazzo come anche quelli di Fellini e di Visconti, l’alta moda e la Cinquecento, i nuovi oggetti del design quotidiano e le prime autostrade, Papa Giovanni e gli elettrodomestici, l’arte sperimentale dei nuovi gruppi e il permanere di un’Italia arcaica e contadina testimoniato da molte stupende fotografie di Roiter, Cartier-Bresson, Mulas, Berengo Gardin…
E alla fine la conferma che il Novecento va ormai correndo verso la memoria storica, un secolo dal quale ci distanziamo sempre più pur essendo nati in esso (anche se dopo gli Anni Cinquanta ).
agb Sono figlio della Terra e del Cielo stellato (Lamina orfica di Hipponion)
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1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Elgheb |
Inserito il - 04/05/2005 : 05:59:32 Leggere dei favolosi anni cinquanta, alle volte, sembra quasi un'etichetta per valorizzare quel periodo storico. Un po' come il boom edlizio degli anni sessanta, la milano da bere e via discorrendo.
Potrà apparire stupido, ma il motivo per cui ho comprato il mezzo che mi scarrozza nella città, è una pubblicità della Vespa. Nel vederla mi è venuto in mente Fellini, quando diceva amarcord, o Bolognini quando girava il vero Bell'Antonio.
Insomma un mezzo che dura da più di cinquantanni, si presuppone più sicuro di un qualunque scooter
Tempo fa ero indeciso. Ma ora non ne sono così sicuro |
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