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Biuso |
Inserito il - 27/05/2008 : 19:09:58 Aron Demetz
Adelchi-Riccardo Mantovani
Milano - Padiglione d'Arte Contemporanea Fino al 15 giugno 2008
Nell'arte plastica lo spazio vibra. Forse per questo la scultura è -insieme alla musica- l'arte perfetta. Perché scultura e musica riempiono i luoghi di sé. Aron Demetz utilizza il bronzo ma soprattutto il legno. E spesso copre le sue sculture lignee di una coltre di resina di pino. L'effetto è inquietante e profondo. Come se in queste opere insieme ieratiche, quotidiane e simboliche potessimo vedere noi stessi, i nostri sogni, la nostra carne. Demetz scolpisce corpi umani a grandezza naturale, vestiti e nudi. Li rappresenta in pose assai diverse: ritti su piedistalli di tronchi d'albero, con l'ostia in bocca, seduti su un divano, nei gesti arcaici dei primati. Corpi circondati e intessuti di silenzio, forme che invitano all'ascolto del Sacro, della Materia.
I dipinti di Adelchi-Riccardo Mantovani sono tecnicamente perfetti, di un realismo che sùbito trapassa nel sogno. Pianure padane popolate da tigri, civette, giraffe, rinoceronti; pinocchie trionfanti; Orlando che racconta a Don Chisciotte le proprie avventure; cicli delle stagioni; magnifiche donne crocifisse; architetture ordinatissime; figure del mito...Tutto intriso di una potente giocosità surreale e -alla fine- tragica.
Il PAC si conferma uno dei luoghi espositivi più originali e importanti d'Europa.
agb ««Per lætitiam...intelligam passionem qua mens ad majorem perfectionem transit» (Spinoza, Ethica, III, XI, Scholium) |
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