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Inserito il - 25/05/2008 : 20:06:00 Teatro Manzoni - Milano Sinfonia d'autunno di Ingmar Bergman Con: Maddalena Crippa, Rossella Falk, Marco Balbi Regia di Maurizio Panici
Charlotte va a trovare la figlia Eva che non vede da sette anni. La madre è una celebre e ammirata pianista, la figlia è sposata a un pastore luterano e non lavora. La distanza tra le due donne, le memorie che riemergono, la volontà di abbracciarsi ma quella ancora più forte di darsi dolore, inducono Charlotte ad andarsene via dopo neppure due giorni. Le solitudini rimangono irredimibili.
Più volte Nietzsche ha definito l'amore «nei suoi mezzi la guerra, nel suo fondo l'odio mortale tra i sessi» (ad esempio in Ecce homo, "Opere", vol. VI/3, p. 315). Una formula che deve sicuramente qualcosa a Stindberg. Bergman ha esteso la definizione a tutte le relazioni umane. E nei suoi film ne ha dato una perfetta, dolente, rigorosa rappresentazione. Il testo messo in scena da Panici è tra i più emblematici di questo modo di intendere vita e rapporti. La regia è però di una tipicità assoluta e banale. Uno spettacolo che avrebbe potuto essere presentato alla stessa maniera anche dieci, venti, trent'anni fa...Dei tre attori, poi, solo Maddalena Crippa recita davvero -e cioè sa nascondere che lo stia facendo.
agb ««Per lætitiam...intelligam passionem qua mens ad majorem perfectionem transit» (Spinoza, Ethica, III, XI, Scholium) |
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