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 Mastella e la democrazia

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Biuso Inserito il - 21/10/2007 : 14:21:57
Dal blog di Grillo ( http://www.beppegrillo.it/ ) leggo questa lettera di Marco Travaglio.
Ogni commento è superfluo.

Consiglio solo due cose:
- leggere anche l'articolo di Giuseppe D’Avanzo su Repubblica;
- non andare più a votare.

===================

“Caro Beppe,
due settimane fa, ad Annozero, avevo evocato Licio Gelli e il Piano di rinascita della P2 e me ne hanno dette di tutti i colori. In realtà, ero stato troppo ottimista. Ormai siamo oltre Gelli, oltre la P2. Siamo al golpe politico-giudiziario.
Per una volta, inseguire gli aspetti tecnico-giuridici della decisione del Procuratore generale di Catanzaro di strappare di mano l’inchiesta “Why Not” su Prodi, Mastella & C. al titolare, cioè al pm Luigi De Magistris, è inutile e fuorviante. Meglio andare subito alla sostanza, che è questa: il magistrato che aveva raccolto elementi sufficienti per indagare Mastella per abuso, truffa e finanziamento illecito, cioè riteneva di aver trovato i soldi, non potrà portare a termine la sua indagine, ormai in dirittura d’arrivo. Il fascicolo passerà a un altro magistrato, che impiegherà mesi per studiarsi tutti gli atti. E, se non vorrà fare la fine di De Magistris - attaccato da destra e da sinistra, difeso da nessuno, ispezionato per mesi e mesi, trascinato dinanzi al Csm, proposto per il trasferimento immediato e infine espropriato del suo lavoro - ascolterà l’amorevole consiglio che gli danno il governo e l’opposizione una volta tanto compatte: archiviare tutto, lasciar perdere, voltarsi dall’altra parte.
Checchè se ne dica, questa non è una questione privata fra De Magistris e Mastella. Questa è la soluzione finale dopo vent’anni di guerra della politica alla Giustizia. E’ il coronamento del sogno dei vari Gelli, Craxi e Berlusconi di fermare sul nascere le indagini sul potere. Gelli, Craxi e Berlusconi, nella loro ingenuità, pensavano che per farlo occorresse modificare la Costituzione, scrivendoci che la carriera dei pm è separata da quella dei giudici e che le procure devono obbedire al governo.
Mastella e chi gli sta dietro hanno capito che non occorre cambiare le norme: basta creare le condizioni di fatto perché tutto ciò accada. Appena un pm apre un fascicolo sugli amici di un ministro, se ne chiede il trasferimento (del pm, non del ministro). Anche se la richiesta non sta in piedi, non importa: quando il magistrato arriverà al sodo, salendo di livello dagli amici del ministro al ministro stesso, il ministro sosterrà che il pm lo fa perché ce l’ha con lui. E, col gioco delle tre carte, riuscirà a convincere qualche alto magistrato a scambiare le cause con gli effetti e a scippare l’indagine al pm per “incompatibilità”. Come se fosse il pm ad avercela col ministro, e non il ministro ad avercela col pm. Si chiama “guerra preventiva”, e non l’ha neppure inventata Mastella. L’aveva già teorizzata Mao: “Colpirne uno per educarne cento”. Funziona.”

Marco Travaglio

===================


agb
««…e questo rimbalzo della nostra stessa tenerezza noi lo chiamiamo i sentimenti dell’altro, lo troviamo tanto più dolce di quanto fosse all’andata, perché non sappiamo che proviene da noi»
(Proust)
3   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Triad Inserito il - 26/10/2007 : 19:59:11
Ancora pochissime ultime pagine ed avrò finito di leggere "LA CASTA" di Rizzo e Stella.
Un'amarezza infinita. E rabbia.
Ho già smesso di votare dall'ultima volta. Non so che fare. Sono frustrato dalla politica italiana. Una vergogna. In questo momento non commento oltre.

Triad
Stanley Inserito il - 22/10/2007 : 17:19:06
In effetti c'è poco da commentare,sono i fatti a parlare. Un Ministro(?) della Repubblica(?) che per l'ennesima volta ha perso un'occasione per tacere.Non ce la fa proprio Mastella a chiudere la bocca. Non l'ha fatto per quella deviazione(quella sì contro-natura) dai PACS ai DICO. Non l'ha fatto per il Family Day,unico esponente della (inconsistente) maggioranza in mezzo alle file dell'opposizione. Non l'ha fatto con De Magistris e cosa ancora peggiore taccia d'incompetenza giuridica non un ex-magistrato qualsiasi,ma quel magistrato che aveva tentato di frenare il fenomeno del politicismo illecito. Senza contare tutte le volte che ha minacciato di far cadere la propria fazione e che alla prima occasione di manifestazione coerente (si veda il corteo di sabato scorso sul rispetto del programma elettorale) urla come un infante dicendo che ,se il Governo cade, "non è colpa mia". Ha ragione D'Avanzo a sottolineare che se una cosa del genere fosse successa durante la passata legislatura si sarebbe gridato allo scandalo,mentre la strisciante e silenziosa censura della sinistra fa passare tutto questo per scontato e normale(ma l'arma del legittimo sospetto non era prerogativa della destra?)e fa passare una protesta contro questa politica come una protesta antipolitica. Orwell ha perfettamente raccontato come si imbroglia un popolo rivoluzionando il linguaggio. La destra ha insegnato nuovi trucchetti ai furbetti della maggioranza che ora li (ab)usano e (s)perfezionano a loro piacimento. Vorrei davvero non andare a votare per boicottare tutto questo, ma preferisco che a casa ci restino loro.


oops, quasi dimenticavo l'indulto. Ma non sarebbe stato meglio per tutti una riforma del sistema carcerario?
Stanley
iuris84 Inserito il - 21/10/2007 : 18:51:53
Non mi trovo molto d'accordo con il suggerimento di non andare a votare. Se questa gente si trova lì, è perchè manca una seria riflessione su cosa sia la politica e quanto possa incidere nelle nostre esistenze... e secondo me, incide. Per questo non dobbiamo permettere che accadano questi gravissimi fatti, dobbiamo sensibilizzare l'opinione pubblica con l'intelligenza della riflessione filosofica.. e poi esercitare il nostro diritto di voto, in modo serio. Si deve capire, anche a Catania, che non si vota il politico per il favore del momento, ma perchè realizzi i diritti che è chiamato ad attuare e tutelare.
Insomma, io sono ottimista, forse utopico... ma non molliamo.


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