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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Biuso Inserito il - 05/06/2004 : 00:10:51
È di un film che vorrei parlarvi ma di un film che è una vera e propria lezione di filosofia della mente! E ve ne parlo anche per invitarvi a correre in edicola a prendere l’ultimo numero (maggio 2004) di Hotdog, un mensile dedicato al cinema, allegato al quale troverete il dvd. L’ho trovato per caso oggi camminando per via Umberto e –avendo visto il film a suo tempo- ho avuto un moto di gioia.

Di che cosa si tratta? Di Memento, regia di Christopher Nolan, con Guy Pearce, Carrin-Anne Moss (la Trinity di Matrix), Joe Pantoliano; GB/Usa, 2000.
Vi avverto che si tratta di un’opera complessa, dura ma assolutamente chiara nel confermare con la potenza delle immagini l’ormai (spero!) famosa definizione della mente che abbiamo dato durante il corso di quest’anno e che approfondiremo in quello dell’anno venturo, dedicato ai rapporti fra mente e temporalità. Cerco di raccontarvi in breve di che cosa si tratta.

Il film comincia con una polaroid che da visibile che era, all’inverso di ciò che avviene solitamente, svanisce cancellando il proprio contenuto. La scena iniziale è la metafora della memoria di Leonard, incapace –dopo un trauma fisico e psicologico- di ricordare gli avvenimenti più recenti. Si tratta di una forma di amnesia anterograda, e cioè riferita agli avvenimenti successivi al trauma, mentre quella retrograda concerne gli eventi passati vissuti fino al momento della perdita della memoria. Leonard, insomma, dimentica dopo pochi minuti ciò che gli accade. Per sopravvivere, quindi, prende appunti, scatta foto, mediante tatuaggi trasforma il proprio corpo nella memoria che più non ha. In queste condizioni, diventa difficilissimo trovare l’uomo che gli ha stuprato e ucciso la moglie e ha inferto a lui un grave trauma cranico, evento che ha causato la perdita della capacità di conservare ricordi nuovi nella mente. Sembrano aiutarlo una ragazza che vuole vendicarsi anche lei di qualcuno e uno strano amico poliziotto che compare nei momenti più delicati. Dai frammenti di memoria raccolti con una fatica che sembra sovrumana, a poco a poco emerge…qualcosa che non vi riferisco per farvela gustare durante la visione.

La trama sembra complessa e lo è per il semplice ma geniale fatto che il film è montato –e quindi raccontato- in modo cronologicamente inverso: dal finale si procede verso l’inizio e le scene si collegano l’una all’altra come veri frammenti di memoria. Il risultato è di una inquietudine che raramente si vive al cinema. Si comprende come la memoria e il tempo vissuto (Husserl direbbe i vissuti temporali) siano tutto per un essere intelligente e come –perdendoli- si smarrisca il significato stesso della vita e dell’esserci. Ma la cosa più stupefacente è che noi, gli spettatori, entriamo nella mente del protagonista e non solo nelle sue vicende. Me-mento, –mento a me stesso- per vivere ancora dopo aver smarrito la mente. Spero che gli studenti che hanno seguito le lezioni abbiano compreso quanto il film sia vicino alle tesi che abbiamo a lungo discusso.

agb
...le isole lontane, macchie verdi e il mare, i canti delle genti nuove all'imbrunire... (Battisti-Mogol)
6   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Pirru Inserito il - 27/12/2004 : 13:18:10
quote:

mi han detto che la special version in dvd ha un bonus :
la versione del film con montaggio cronologicamente corretto.

sarei molto curioso di vederla. L'effetto dovrebbe essere "strano" per chi ha visto il film nella concezione originale.

Se qualcuno ha + info, sarebbe pregato di postarle. :-)






Si chiama "Otnemem", la differenza è che l'ordine delle sequenze è invertito. Tempo fa si trovava pure on-line, ultimamente è scomparso...


---

Quando la parola si farà corpo e il corpo aprirà la bocca e pronuncerà la parola che l'ha creato, abbraccerò questo corpo e lo adagerò al mio fianco.

(David Grossman - Che tu sia per me il coltello)
Don_Carlos Inserito il - 27/12/2004 : 02:56:07
mi han detto che la special version in dvd ha un bonus :
la versione del film con montaggio cronologicamente corretto.

sarei molto curioso di vederla. L'effetto dovrebbe essere "strano" per chi ha visto il film nella concezione originale.

Se qualcuno ha + info, sarebbe pregato di postarle. :-)


utente non registrato Inserito il - 22/12/2004 : 02:22:07
[...]
L’interpretazione trasversale (bello questo aggettivo!) è mia ma credo che scaturisca immediata dalla struttura e dai contenuti del film. Vedetelo e mi saprete dire se e quanto sia una lettura arbitraria (non lo è, non lo è…).
[...]

Me-mento: mento a me stesso. Concordo.

Dopo aver visto il film, sconcertato, sono andato a leggermi le FAQ su internet. Quando ho capito che il protagonista poteva mentire a se stesso, sapendo di mentire, sono rimasto letteralmente allibito!

E' come scriversi su un pezzo di carta: "Ricordati che sei diventato una famosa rock star" e dopo 3 minuti ritrovarsi in mano il pezzeto di carta, riconoscere la propria scrittura e gioire nell'apprendere la nuova situazione.

______
mme@hotmail.com
Elgheb Inserito il - 17/06/2004 : 05:09:24
Ho appena finito di vedere codesto film.
molto bello x vari motivi. a partire dalla trama che il regista riesce perfettamente a intrecciare tramite una narrazione a ritroso e flashback. e poi la sceneggiatura scritta dal fratello del regista: geniale!
quindi rinnovo il consiglio del professore a vederlo.

poi mi riallaccio all'interpretazione trasversale del titolo: me-mento- mento a me stesso. mi sono ritrovato anch'io in tale identificazione, dal momento che una persona che non memorizza l'immediato, come fa a riempire di contenuto, significato e scopo, la propria mente?
dando una valenza arbitraria alla propria intenzionalità e quindi mentendo a se stessi!
Biuso Inserito il - 05/06/2004 : 13:34:36
quote:

Una sola perplessità:
quote:
Me-mento, –mento a me stesso

…è una interpretazione trasversale dell’imperativo di memini (ricorda)?



Memento è certamente un imperativo, tanto che (lo ha già ricordato Elgheb) nella locandina del film si legge «Ricordati di non dimenticare», che è un po’ come dire «Ti ordino di amarmi».
L’interpretazione trasversale (bello questo aggettivo!) è mia ma credo che scaturisca immediata dalla struttura e dai contenuti del film. Vedetelo e mi saprete dire se e quanto sia una lettura arbitraria (non lo è, non lo è…).

agb
...le isole lontane, macchie verdi e il mare, i canti delle genti nuove all'imbrunire... (Battisti-Mogol)
Elgheb Inserito il - 05/06/2004 : 12:51:39
quote:

Beh, spero di trovare ancora in edicola il mensile con l’inserto, a questo punto (se è vero che si tratta del numero di maggio e se è vero, come pare, che sia già giugno*…).



caro Tommy, fai ancora in tempo a trovarla. nell'edicola di piazza Europa ne erano ancora forniti.
quote:

Una sola perplessità:
[quote]Me-mento, –mento a me stesso
…è una interpretazione trasversale dell’imperativo di memini (ricorda)?


sì, dato che il sottotitolo è "ricordati di non dimenticare"

"Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi" - E.Hemingway

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