V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
mario g |
Inserito il - 20/11/2007 : 16:26:17 Un'installazione di arte contemporanea che a mio parere dà la stura a riflessioni sullo sguardo, il concetto di realtà e le più ardite e stimolanti declinazioni che l'arte, la narrativa e il cinema ci offrono dei suoi cortocircuiti.
http://www.posthuman.it/index.php?option=com_content&task=view&id=94&Itemid=1
A voi la linea!
mario
mario gazzola |
1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
quark |
Inserito il - 12/12/2007 : 23:06:34 A seguito di un caffè filosofico più che stimolante, raccolgo una breve riflessione che l'installazione di Kristian Burford mi ha aiutato a sviluppare in maniera più chiara.
Chiedo scusa per la forma frettolosa della traccia.
"L'opera e lo sguardo" è la sperimentazione dell'assistere. Il necessario coinvolgimento da cui "non si esce innocenti". Penso al Gadamer di Verità e Metodo: l'opera d'arte è un gioco autonomo e incompiuto in cui il soggetto è "giocato" inevitabilmente.
"La visione di Burford consiste proprio nel farci riflettere sul nostro stesso sguardo, sulla complicità-voyeurismo impliciti nella nostra contemplazione dell’opera in quanto “oggetto estetico”, quindi sensuale de facto." Tali parole suggeriscono il principio erotico di ogni opera d'arte, in particolar modo nell'opera che volutamente ci invita a "spiare", origliandone il senso mai compiuto. Corpo molle che suscita interpretazione.
E del "corpo in croce" che dire? Il prof. Raciti propone il cuscinetto della sensibilità tra materia e spirito. Il Cristianesimo dello spirito è pornografia, quello della sensibilità è estetica. Confine labile. Il corpo di Cristo è carne che invita a guardare/ci. Tuttavia, se quell'immagine fosse carne senza simbolo, pura materia incontrastata, essa sarebbe solo pornografia. Nient'altro che esposizione risolta in sè stessa. Il corpo del Cristo è corpo-immagine, il gioco che CI gioca, il buco della serratura da cui "spio" la mia morte erotica. Il corpo in croce è un corpo estetico per il fatto che urla cum-passione. Mentre il porno-cristiano è il cane che si morde la coda, la morte senza vita, il Cristianesimo del corpo è tensione sofferta, tremore della morte, "ascolto" dell'immagine. Il Cristianesimo dello spirito è pornografia nel senso che nasce e muore in sè stesso nel mutismo della ragione umana. Spirito e carne insieme sono la gloria, l'eccitazione mai risolta. Il corpo non conosce altra redenzione.
Saluti :)
So di non sapere. |
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